La danza della sconfitta: il destino beffardo di Sturridge e Pardew

Daniel Sturridge ed Alan Pardew non hanno niente in comune, all’apparenza. Ma entrambi hanno perso due finali nella scorsa settimana e tutti e due potrebbero dover dare la colpa al…ballo.
“Ballare significa confrontarsi con se stessi. È l’arte dell’onestà. Si è completamente allo scoperto quando si balla. La propria salute fisica è allo scoperto, la propria autostima è allo scoperto. La propria salute psichica è allo scoperto, è impossibile ballare senza essere se stessi. Quando si balla si dice la verità. Se si mente, ci si fa male”. Shirley MacLaine, attrice piuttosto nota negli States, ci aveva visto giusto: ballare è un po’ come liberare sé stessi dalle falsità della vita. Scatenarsi, lasciarsi andare, festeggiare. Non sempre, però, ballare rappresenta un punto di vista fortunato, nell’esistenza come nel calcio. In Inghilterra, ad esempio, ci sono due uomini che forse, da qualche giorno, hanno deciso di danzare meno e concentrarsi di più sul resto.
Movimenti nefasti quelli di Daniel Sturridge ed Alan Pardew, in due gare diverse ma con lo stesso risultato per entrambi: la sconfitta. Quella di Sturridge, in verità, è un’esultanza piuttosto nota: forse non un vero e proprio balletto ma un muoversi di certo molto singolare. Dopo un gol, spesso l’attaccante del Liverpool propone il suo balletto. I giocatori del Siviglia, evidentemente, non devono aver gradito troppo…
Che fosse un tecnico eclettico e stiloso lo si sapeva, ma Alan Pardew ha stupito tutti dopo la rete di Puncheon che ha regalato al Crystal Palace il momentaneo vantaggio contro il Manchester United nella finale di FA Cup. “Mi stavo solo godendo il momento! E’ difficile farlo quando sei un allenatore e ti giochi una finale”, ha spiegato poi il tecnico. E difatti la gioia ha lasciato spazio alla disperazione appena due minuti dopo, per poi diventare tristezza nei supplementari. Anche in questo caso, una finale persa dopo un balletto. Ma almeno l’ilarità è stata genuina e nessuno vieta a Sturridge e Pardew di ballare ancora. Magari, però, sarebbe meglio farlo a risultato acquisito.