Europei, Copa America e Olimpiadi: la folle estate dei tifosi
Miracoli estivi. Il primo sole fa rifiorire l’interesse ormai sopito per la Formula 1, rende vitale una semifinale play off di serie C, attribuisce un perché finanche al campionato svizzero. Gli appassionati di calcio dissimulano, provano a nascondere la tristezza delle domeniche senza calcio, aggrappandosi a quel che resta. Poco, per ora, lo stretto necessario per sopravvivere. Dipendenza, e non si esagera parlandone in relazione alla passione per lo sport più popolare del Mondo.
Lo smarrimento è tale da solleticare insistentemente la pigrizia durante il week end, momento più critico della settimana. Sabato sera, con la finale di Champions League, si chiuderà il cerchio del grande circo, almeno per quel che concerne il grande palcoscenico calcato dai club. Altrove è già scattato il tristissimo “rompete le righe”, sancito ufficialmente dalle foto postate dai calciatori, già partiti per le vacanze estive, ancora lontanissime per i comuni mortali. Ma il 2016, evidentemente magico e foriero di grandi soddisfazioni, passerà alla storia come l’anno più amato dagli appassionati di calcio che non soffriranno oltremodo la mancanza del campionato di serie A. Da tre giugno scatterà la Copa America del centenario (esclusiva sky) e la rassegna si prolungherà fino al 26, giorno della finale.
Gli orari improbabili e impossibili non scoraggeranno lo zoccolo duro del pallone, disposto a vedere l’alba pur di non perdersi neanche un minuto Haiti Perù e Giamaica Venezuela. In realtà non interessa nulla a nessuno delle suddette partite ma la soddisfazione nel dire “Io l’ho vista” vale più di ogni altra considerazione tecnico-tattica. Fa il resto il fascino del calcio latino e la volontà di scoprire nuovi talenti, messa a repentaglio dalla scarsa lucidità degli uditori, assuefatti dall’afa e distrutti dalla stanchezza. Dopo una settimana il pieno di calcio, con l’Europeo di giorno e la Copa America di notte.
L’apogeo del tifoso a tutti i costi, pronto a sintonizzarsi dinanzi alla tv per quindici ore consecutive, un po’ per orgoglio, un po’ per dipenda patologica. Europeo vuol dire Italia, dunque pizza con gli amici, tricolori da rispolverare e da sventolare alla finestra, almeno per tre partite. Qualora le cose dovessero andare male, si potrà sempre tifare per la squadra simpatia, per la rivelazione del torneo, fucina di talenti estemporanei. Il dieci luglio la fine ma nel frattempo saranno già cominciati i raduni di diverse squadre di serie A. I “fanatici” si sobbarcheranno il viaggio di piacere, sottolineando gli enormi vantaggi dell’area di montagna, benefica e salvifica. Può bastare? Ovviamente no. Dal 5 le Olimpiadi, fino al 26. Nel frattempo sarà già cominciato il campionato di serie A…