UFFICIALE: Bologna, Bigon è il nuovo direttore sportivo

UFFICIALE: Bologna, Bigon è il nuovo direttore sportivo

Riccardo Bigon è il nuovo direttore sportivo del Bologna.
Riccardo Bigon è il nuovo direttore sportivo del Bologna.

Riccardo Bigon è il nuovo direttore sportivo del Bologna. Dopo la sfortunata esperienza di Verona, prenderà il posto di Corvino.

Prima che si accenda il mercato dei giocatori, le squadre devono decidere a chi dare in mano le chiavi per la gestione delle trattative. Il Bologna, dopo l’addio di Pantaleo Corvino, ha trovato il sostituto in Riccardo Bigon, da oggi ufficialmente il nuovo direttore sportivo del club felsineo.

BIGON A BOLOGNA Questo il comunicato apparso sul sito della società rossoblu: “Il Bologna Fc 1909 comunica che a partire dall’1 luglio 2016 il nuovo Direttore Sportivo sarà Riccardo Bigon. La presentazione avrà luogo mercoledì 8 giugno alle 11 presso la sala stampa dello stadio Dall’Ara”. Dopo l’ultima (deludente) stagione al Verona, conclusasi con la retrocessione dei veneti, il dirigente padovano resta nella massima serie e avrà il compito di gestire il mercato dei felsinei.

Bigon ha vissuto gli anni migliori della sua carriera al Napoli, sotto al Vesuvio ha portato stelle assolute: Cavani, Higuain e Callejon; vivendo in prima persona l’esperienza della Champions League. Proprio con il suo ex club potrebbero essere messe in piedi le prime trattative, considerando le indiscrezioni che vedono i rossoblu molto interessati sia a De Guzman che a Valdifiori. Oltre al capitolo arrivi, per Bigon ci sarà da valutare la situazione di alcuni giocatori importanti dati in uscita. Fra questi vi è Giaccherini, l’esterno ex Southampton difficilmente l’anno prossimo sarà ancora di scena al Dall’Ara a causa della folta concorrenza che si è venuta a creare sul fronte calciomercato, anche se tutto sarà rinviato al termine degli Europei. L’altra questione scottante è quella relativa a Mirante, con l’estremo difensore che potrebbe fare ritorno alla Juventus a causa della norma che impone ad ogni club di avere un numero minimo di giocatori cresciuti nel proprio vivaio.