Conte: “La mia Italia deve essere come Valentino Rossi”

Conte ha già le idee chiare sul modello che la sua Italia dovrebbe seguire: Valentino Rossi.
COME IL DOTTORE – In vista della prossima amichevole con la Finlandia e dell’esordio, ormai prossimo, ai campionati europei in Francia, Antonio Conte vorrebbe che i suoi prendessero esempio dal campione italiano di motociclismo: “Mi piacerebbe che la mia Nazionale fosse veloce come Valentino Rossi. Fare come Valentino, che è partito senza clamore e ora lotta per il titolo? Sì, mi piacerebbe che seguissimo il suo esempio, ma stiamo parlando di un top assoluto dello sport. Non è importante come si parte, ma come si arriva. Anche nel nostro gioco conta molto la velocità, è il propulsore di tutto. Ecco, rispetto all’amichevole contro la Scozia dovremo essere più rapidi nella circolazione di palla e bravi a trovare le imbucate giuste. Voglio un’Italia aggressiva, più sei aggressivo e più l’avversaria è schiacciata e non può ripartire
SEMPRE PIU’ VICINI – La Nazionale italiana ha già lasciato Coverciano e faranno tappa a Verona prima di partire alla volta della Francia. Antonio Conte ha lasciato la stanza che negli ultimi due anni lo ha ospitato come ct italiano. Il suo futuro sarà al Chelsea, e in quella stanza ancora non sapremo chi dormirà: “Lasciare questo posto di lavoro è un pugno nello stomaco, mi succede sempre quando devo andar via, perché io sono totalizzante, assorbo tutto. Manca una settimana all’Europeo, sento un tormento nello stomaco, l’emozione e la tensione crescono ma sono vibrazioni positive, tutto questo è salutare”.
FINLANDIA – Con la Finlandia potrebbero esserci alcuni cambi, soprattutto in attacco. Rispetto alla partita precedente, infatti, la coppia offensiva vedrà nuovi interpreti, e Zaza e Pellè si giocano una maglia per l’Europeo: “Zaza e Pellè possono convivere perché hanno caratteristiche diverse, e poi per me non ci sono prime o seconde punte. Zaza è uno che attacca lo spazio, sarebbe perfetto in un 4-3-3, ma anche a Pellè chiedo sempre di aggredire la profondità”.