Il mercato dell’Inter, tra registi e suggestioni azzurre

Il mercato dell’Inter, tra registi e suggestioni azzurre

Federico Bernardeschi, Fiorentina - Fonte account Twitter ufficiale Fiorentina
Federico Bernardeschi, Fiorentina – Fonte account Twitter ufficiale Fiorentina

Il punto sul mercato dell’Inter, con due titolari già a casa e la ricerca di un faro in mezzo al campo.

CHIUSURA LAMPO – Senza estenuanti tormentoni, sulla falsa riga del passaggio del Milan da Berlusconi ad una possibile proprietà estera o lo stesso approdo di Thohir in nerazzurro nel 2013, da questa mattina il Suning Group ha ufficialmente acquisito la maggioranza dell’Inter. Una trattativa partita sotto traccia già da qualche mese e conclusasi in poche battute dopo i rumors della scorsa settimana. Dopo questo passaggio, che a livello societario resta comunque storico per il club nerazzurro e in generale per il calcio italiano, l’Inter avrà adesso un’estate intera per concentrarsi sul calciomercato e programmare la prossima stagione.

PRIMI ACQUISTI – Salvo grossi ribaltoni, che visto i repentini avvicendamenti societari non sono affatto da escludere, l’area tecnica nerazzurra dovrebbe rimanere immutata, con Piero Ausilio e Roberto Mancini fianco a fianco a gestire il calciomercato. Nonostante gli importantissimi giorni che sono appena trascorsi, in questo senso l’Inter ha continuato a lavorare, ufficializzando già il primo acquisto della prossima stagione, vale a dire il terzino turco Caner Erkin. L’arrivo a parametro zero, in oltre in un ruolo in cui l’Inter aveva avuto non pochi problemi nella passata stagione, lo rendono un colpo tutt’altro da sottovalutare. Capitolo a parte merita lo stesso Ever Banega, di fatto prossimo acquisto nerazzurro a parametro zero, come fatto trapelare più volte sia dalla dirigenza nerazzurra che dal calciatore stesso, in attesa di ufficializzare il tutto al termine della Copa America. Con il terzino turco e il centrocampista argentino, Mancini ha puntellato la sua squadra, assicurandosi di fatto già due titolari.

UN REGISTA PER IL CENTROCAMPO – Sicuramente non gli 11 acquisti della passata stagione, in ogni caso il mercato nerazzurro è solo alle primissime battute. Tenendo presente le esigenze del Fair Play finanziario, che al di là del cambio societario saranno ancora decisive per questa finestra di mercato, l’Inter rischia di perdere almeno un pezzo grosso. Con l’arrivo dello stesso Banega l’indiziato principale è il croato Marcelo Brozovic, in odore di Premier League. Il centrocampo resta il reparto in cui l’Inter deve andare a pescare, specie nella fase di costruzione. Puntare sulla forza e la fisicità dei vari Melo, Medel e Kondogbia in un primo momento aveva dato alla squadra un buon equilibrio ma non ha permesso alla stessa di compiere il definitivo salto di qualità. Con Banega che nel 4-2-3-1 agirà da trequartista, sicuramente più adatto in quel ruolo di Jovetic, resta ancora scoperto il ruolo del regista. Il sogno di Mancini resta ancora quello di Yaya Toure che, nonostante le 33 primavere, reincarna ancora l’identikit del centrocampista perfetto per l’identità di gioco che il tecnico jesino imprime alle sue squadre. Lucas Biglia l’altro nome caldissimo, più giovane dell’ivoriano e soprattutto già dentro le dinamiche del calcio italiano viste le ottime stagioni trascorse alla Lazio. Per questi due grandi nomi però il nodo resta sempre il fattore economico, legato al contratto del Citiziens e al cartellino del biancoceleste.

ALA MANCINA – Con Perisic e Icardi assolutamente intoccabili, nel tridente offensivo resta ancora scoperto un ruolo. Ljajic è stato rispedito alla Roma mentre resta aperta la situazione Jovetic. Il montenegrino ha agito il più delle volte alle spalle di Icardi, dimostrando però che il ruolo di rifinitore non quello a lui più congeniale. Palacio sarà il naturale rincalzo di Icardi, mentre per il momento sulla fascia destra l’unico in rosa resta Jonathan Biabiany. Il francese, partito a fari spenti, si è dimostrato un buon dodicesimo uomo, bravo a spaccare le partite con la sua velocità e soprattutto a sacrificarsi in fase difensivi e abbassare notevolmente il suo raggio d’azione nelle gare in trasferta. Si tratta in ogni caso di una valida alternativa, ma sicuramente non di un titolare. Dopo il mancato feeling con Shaqiri, i tentativi di portare a casa uno tra Salah e Dybala e infine quello di adattare lo stesso Perisic, è chiara quindi l’idea di Roberto Mancini. Dal suo ritorno a Milano il tecnico nerazzurro è alla ricerca di un’ala dal piede mancino che possa stringere il campo, saltare l’uomo con facilità e essere decisivo in area di rigore avversaria. Con la difficile pista che porta a Domenico Berardi, con la Juventus alla finestra in caso di addio al Sassuolo, e Erik Lamela definitivamente esploso e a suo agio nel calcio di Pochettino al Tottenham, una suggestione in quel ruolo potrebbe essere Federico Bernardeschi. Sacrificio, intelligenza tattica, abilità nell’uno contro uno e buona visione della porta, il 10 della Fiorentina sarebbe l’acquisto perfetto per completare il tridente nerazzurro, e garantire quelle soluzioni offensive che spesso sono mancate nell’annata nerazzurra.