Tavecchio: “Ventura può essere C.T., domani saprete”

Carlo Tavecchio, Federcalcio
Carlo Tavecchio, Federcalcio

Domani l’annuncio del nuovo ct della nazionale italiana, Tavecchio conferma l’ipotesi Ventura: “Può essere”.

Ad una settimana dall’esordio degli azzurri agli Europei in Francia, il presidente della Figc Carlo Tavecchio è al lavoro per trovare il sostituto di Antonio Conte che lascerà la panchina della Nazionale al termine della rassegna continentale per andare al Chelsea.

In realtà, sono già alcuni giorni che si sa con certezza che a sostituire l’ex allenatore della Juventus sarà Giampiero Ventura, che si è da poco liberato dal contratto che lo legava al Torino. Oggi, Tavecchio e Ventura hanno trovato l’accordo al termine di una lunga conversazione telefonica anche se l’annuncio ufficiale arriverà solo nella giornata di domani. Il tecnico genovese firmerà un contratto di due anni fino al Mondiale 2018 e percepirà un ingaggio da 1,3 milioni di euro a stagione con nessun bonus in caso di qualificazione alla Coppa del Mondo. Per Ventura si tratta della prima grande esperienza a livello internazionale dopo una carriera che l’ha visto alternarsi tra Serie A e Serie B prima di trovare stabilità al Torino. E’ stato lo stesso Tavecchio a rilasciare importanti dichiarazioni al riguardo: “Domani saprete chi sarà il nuovo allenatore della nazionale, è il giorno che abbiamo indicato per l’annuncio già da un pò di tempo”. Alla domanda che i cronisti gli hanno rivolto, e cioè se sarà Ventura, il presidente federale ha risposto: “Potrebbe essere, ma io voglio solo dire che abbiamo fatto un percorso e domani annunceremo il nuovo commissario tecnico senza trionfalismi”.

Tavecchio però sa che in questo momento l’obiettivo principale sono gli Europei e spende belle parole per Conte, che si appresta a chiudere il suo biennio in azzurro: “E’ normale che io abbia già nostalgia di Conte, anche se sapevo da prima che sarebbe andato via. Quando avevamo firmato un contratto di due anni sapevo che al termine sarebbe andato via. Era chiaro, era più che scritto che ci avrebbe lasciato trascorsi i due anni”.