Colombia-Paraguay, probabili formazioni: si scalda Bacca

Colombia-Paraguay, probabili formazioni: si scalda Bacca

James Rodriguez, le probabili formazioni di Colombia-Paraguay
James Rodriguez, le probabili formazioni di Colombia-Paraguay

Le probabili formazioni di Colombia-Paraguay: Pekerman conferma Bacca e spera nel colpo gobbo che varrebbe l’accesso ai quarti di finale di Copa America.

Tutto pronto al Rose Bowl di Pasadena per Colombia-Paraguay, match valevole per la seconda giornata del Gruppo A di Copa America Centenario. I Cafeteros sono pronti e determinati a conquistare i tre punti necessari per strappare il pass anticipato per i quarti di finale, gli uomini di Ramon Diaz si ritrovano invece chiamati al riscatto dopo il pareggio a reti bianche contro il Costa Rica.

Colombia-Paraguay, probabili formazioni:

Colombia: Ospina; Arias, Zapata, Murillo, Diaz; Torres, Perez; Cuadrado, Cardona, Marlos Moreno; Bacca. All. Pekerman.

Paraguay: Villar; Da Silva, Valdez, Gomez, Samudio; Ortiz, Piris, Romero, Gonzalez; Benitez, Sanabria. All. Ramon Diaz.

Colombia-Paraguay, le sensazioni prima del match:

Pekerman – “Colombia-Paraguay si prospetta come un match davvero avvincente per le capacità dei giocatori in campo. Entrambe le squadre hanno un livello di gioco importante. Dovremmo giocare al massimo del nostro livello se vogliamo portare a casa il match. Sarà una partita difficile e il finale non è scontato. Questo incontro ha un significato enorme per noi e per il nostro cammino in Copa America. Sappiamo che i nostri avversari sono concentrati e hanno un’ottima organizzazione, se riusciamo nell’impresa di vincere saremmo qualificati e sarebbe per noi una grande gioia, per i tifosi motivo d’orgoglio, per questa metteremo tutto noi stessi in campo”:

Ramon Diaz – “Non ci giochiamo la qualificazione diretta contro la Colombia. E’ ancora tutto aperto per quanto riguarda la classifica del Gruppo A, Colombia-Paraguay non sarà un match decisivo. Noi abbiamo tutta l’intenzione di scendere in campo e di dare battaglia e rendere loro la vita difficile. E’ folle quanto previsto dal programma, giocare le partite così a ridosso, non si prende in considerazione quelli che sono i veri protagonisti: i giocatori”.

Stefano Mastini