Panama, storico esordio in Copa America: Pérez e la Marea Roja pronti a stupire

E’ Panama la sorpresa di queste prime gare della Copa America: la squadra di Gomez potrebbe essere la mina vagante del girone D.
Siamo appena alle fasi iniziali di questa Copa America del Centenario, ma le prime gare hanno già riservato belle sorprese. La più piacevole e inattesa? Panama. La compagine del tecnico Hernán Darío Gómez è alla sua prima partecipazione alla fase finale della Copa America e non poteva sperare in un esordio migliore: nella serata del Camping World Stadium di Orlando, Panama è riuscita a superare per 2-1 i ben più quotati avversari della Bolivia. Mattatore Blas Pérez, simbolo dei panamensi e, nel suo piccolo, bomber implacabile: per il 35enne una doppietta all’esordio in Copa e rete numero 41 alla 102/a gara con la maglia della sua selezione. In nazionale dal 2001, Pérez attualmente gioca per i Vancouver Whitecaps, squadra di MLS, dopo aver girovagato per Spagna, Uruguay, Messico, Colombia, Emirati Arabi ed infine Stati Uniti, prima di passare in inverso dal Dallas alla squadra canadese. L’età avanza, ma l’attaccante di Panama ha dimostrato di poter dire ancora la sua e nella sfida contro la Bolivia è stato decisivo, sotto una pioggia battente e in un match senza esclusione di colpi: per Blas la gara più importante della sua lunga carriera, sicuramente la più emozionante con la maglia dei Canaleros stampata addosso.
Per Panama ecco arrivare la prima storica vittoria in Copa America, la compagine di Gómez diventa l’unica squadra vincente al debutto nella competizione continentale a non far parte del Conmebol. Piccoli record per quella che potrebbe essere la mina vagante di questo girone D, ora a pari punti con la ben più quotata Argentina, che durante la notte ha superato il Cile di Pizzi. Panama, però, non è solo Blas Pérez, personaggio unico e controverso. Gli fa buona compagnia nel reparto offensivo un altro veterano di questa squadra, Luis Tejada. El Diente de Oro (immaginate il perché di tale soprannome) ha giocato in Colombia, Emirati e Stati Uniti, prima di fermarsi in Perù al Juan Aurich: il 34enne ha totalizzato 40 reti fino ad ora con la sua nazionale, ieri è partito dalla panchina, ma è già nella storia. Infatti, insieme al compagno di reparto Blas Pérez, detiene il record all-time di segnature con la maglia di Panama, prima appartenuto ai fratelli Dely Valdés: 69 anni in due e 81 reti per il proprio Paese. Non male.
Storico capitano della squadra di Darío Gómez è Felipe Baloy, difensore vecchio stile in forza ai messicani dell’Atlas, che nella sfida contro la Bolivia ha praticamente neutralizzato il dirimpettaio Duk. Una squadra tutta cuore e grinta, Panama: nessun giocatore milita nei maggiori campionati europei, ma l’esperienza c’è, il coraggio pure. Condottiero di questa squadra è Hernán Darío Gómez, ex calciatore colombiano, ma legato in maniera viscerale a Panama. Il tecnico, oltre ad aver allenato alcune squadre sudamericane, ha guidato anche l’Ecuador e la Colombia in tre diversi periodi. Dal 2014 allena la nazionale panamense, nella scorsa estate la finale di Gold Cup contro il Messico ed una sconfitta nei minuti finali che ancora grida vendetta. Gómez è riuscito a portare i suoi a questa Copa del Centenario battendo 4-0 Cuba ai play-off, per questa sua prima volta ai nastri di partenza della Copa America. In serata l’esordio, la prima vittoria e lo sguardo ora puntato al prossimo match, quello che vedrà Baloy e compagni impegnati contro l’Argentina di Higuain, Messi e Di Maria: scontro al vertice in questo girone D, sabato Panama può scrivere un altro pezzo di storia. Blas Pérez scalpita, la Marea Roja è pronta a travolgere l’Albiceleste. O almeno ci proverà, con coraggio e orgoglio.