Il PSG blocca Emery: Milan anticipato
CAMBIO DI ROTTA – Questa fase di transizione del Milan potrebbe impedire al club rossonero di ingaggiare il meglio del mercato, sia nel campo dei calciatori e anche per quanto riguarda l’allenatore. L’arrivo dei cinesi difficilmente potrebbe garantire la permanenza di Cristian Brocchi, l’obiettivo del possibile e nuovo gruppo di maggioranza si focalizzerebbe su Unai Emery. Il problema di questa idea targata Cina si chiama Paris Saint Germain: Blanc è stato silurato in queste ultime ore e l’emiro Al-Thani ha individuato due nomi per sostituire il francese: il primo nome è quello di Diego Simeone, il più gradito e voluto da tutto l’ambiente parigino, il secondo invece è proprio il basco del Siviglia su cui la dirigenza rossonera ci sta lavorando da molto tempo.
SITUAZIONE MILAN – Fino a quando l’ambiente rossonero non potrà avere ulteriori certezze sulla nuova proprietà, il Milan rimarrà paralizzato nell’affare Emery. Il basco è l’uomo che serve al diavolo per rinascere e risalire la china, serve un profilo internazionale e i tifosi hanno bisogno di nuovi stimoli, la parola Brocchi non rievoca buone esperienze, il Cavaliere ha bruciato il tecnico primavera con le sue improvvise scelte. Sostanzialmente possiamo assistere ad un momento di blocco totale, i cinesi alle porte si fanno sempre più forti e rumorosi dopo l’arrivo del gruppo Suning nell’Inter e si vuole smuovere velocemente l’attuale situazione di incertezza.
PSG DAVANTI – Gli sceicchi sono forti e ambiziosi su ogni fronte: l’addio di Zlatan Ibrahimovic non ha lasciato in crisi la società capitolina ma bensì ha ulteriormente rinforzato gli animi. Ripartire da Simeone sarebbe il massimo, con lui a comando della nave potrebbero arrivare giocatori dell’Atletico e una nuova verve in campo; il Cholo sveglia gli animi dei tifosi, è euforico e non si ferma davanti alle difficoltà. Ha fatto bene con una squadra forte ma non ricca come quella del PSG, i tifosi parigini già sognano di trionfare in Europa con lui. Emery invece è un tecnico diverso, più elegante, raffinato, non corre come Simeone durante le partite e non sente così tanto la partita, però è indubbiamente un signore della tattica, dell’evoluzione. Il calcio è cambiato con il basco, il Siviglia è una squadra che fa sempre più sognare, l’Europa League ne è la conseguenza e la testimonianza. Fin quando il Milan non avrà risolto i suoi problemi gli sceicchi rimarranno davanti, lo stesso Emery si potrebbe trovare di fronte ad una scelta: ripartire da un progetto già avanzato e solamente da ritoccare o rischiare di ripartire da zero con il Milan, sterile di coppe europee e con poche certezze?