Campioni al contrario: Totti rinnova e Ibrahimovic cambia ancora

La maglia contro il denaro. Il rinnovo contro la presentazione del marchio ed il bluff sul futuro. Semplicemente: Totti contro Ibrahimovic.
Era il 28 marzo 1993, Francesco Totti scendeva per la prima volta in campo all’Olimpico di Roma con la maglia che lo avrebbe accompagnato per tutta la vita. A più di millenovecento chilometri di distanza, invece, Zlatan Ibrahimovic ancora sognava di diventare una campione, solamente due anni dopo il campione svedese avrebbe iniziato la sua carriera nelle giovanili del Malmoe. Appena tre anni più tardi l’attaccante italiano si era già conquistato la fascia da capitano dei giallorossi, aveva esordito in Nazionale e si preparava a vincere il suo primo scudetto con la Lupa. Dall’altra parte d’Europa, Ibra studiava per diventare fenomeno e bruciava le tappe trasferendosi già nella seconda squadra della sua carriera, l’Ajax. Seconda, perché quello sarà l’inizio di un lungo girovagare. Tre anni più tardi, infatti, lo svedese cambiò nuovamente squadra trasferendosi in Italia, nel destino la Juventus, per sfidare da vicino Francesco Totti. Dualismo questo che contrappone calciatori del tutto diversi: il primo, già fatto e finito, che si avviava a diventare campione del Mondo con l’Italia e che aveva deciso di sposare la causa Roma; il secondo ancora acerbo e sempre alla ricerca di fama e del dio denaro. Giocatori contrapposti caratterialmente ma che tecnicamente non hanno nulla da invidiare a nessuno. Fenomeni capaci di trascinare i propri compagni alla vittoria: e mentre Totti questo lo ha dimostrato solo con la maglia della Roma, Ibrahimovic lo farà con qualsiasi maglia indossata in carriera. Tanti, e di tutte le nazioni, i trofei presenti nella propria bacheca dello svedese, un solo vuoto: quello maledetto riservato alla Champions League.
ORA E PER SEMPRE – Oggi sono passati quasi dieci anni da quando Totti vinceva la Coppa del Mondo, mentre Ibrahimovic iniziava la sua carriera in giro per l’Europa che conta. La storia però non è cambiata: il “Pupone” rinnova con la sua Roma, con la quale si prepara ad iniziare la 23esima stagione, Zlatan, invece, presenta il suo nuovo marchio d’abbigliamento e come spesso ha fatto in carriera bluffa e gioca sul suo futuro. Simboli che rimarcano la storia di due leggende del calcio completamente distanti, due campioni che hanno vissuto questo sport in modi completamente diversi: Totti, l’innamorato, il passionale capitano della Roma, e Ibrahimovic, l’insensibile, il “mercenario”. Due modi diversi di intendere lo sport di cui si sono resi protagonisti due campioni scrivendo pagine e pagine di storia. Totti e Ibra hanno scelto lo stesso giorno per far parlare di loro e del proprio futuro. Uno scherzo del destino che questa volta li unisce nella diversità.