Italia, ci sarà il carro dei vincitori? Aspetti positivi e negativi delle polemiche pre-Europei
L’Italia è partita alla volta della Francia dove soggiornerà nel ritiro di Montpellier, si spera il più a lungo possibile durante Euro 2016. E come storicamente avviene ad ogni grande appuntamento internazionale, anche stavolta le polemiche legate a diverse motivazioni hanno costellato la preparazione degli azzurri alla vigilia: dalle convocazioni di Antonio Conte, alla maglia numero 10 affidata a Thiago Motta, fino alla nomina di Giampiero Ventura come nuovo commissario tecnico a partire da luglio. Per Conte quindi queste saranno le ultime tre settimane nei panni del selezionatore della Nazionale, e bisogna vedere se l’ex allenatore della Juventus saprà trarre motivazioni ulteriori da una vicenda che magari potrebbe togliere la giusta concentrazione. Conoscendo il soggetto c’è da giurare che non sarà così e che fino all’ultimo secondo Conte saprà fare il proprio dovere.
VI FACCIAMO VEDERE NOI – Come cassa di risonanza rispetto alla situazione dell’Italia ci sono le parole di Gianluigi Buffon rilasciate alla stampa in giornata, con il portierone di Juve e Nazionale che ha affermato: “Sappiamo di andare a questi Europei senza figurare nel novero delle squadre favorite, ma questo è uno dei tanti motivi che ci fa desiderare di fare bene e di poter invertire la griglia di partenza con delle belle prestazioni. Scetticismo? No, non penso che ci sia questo intorno a noi, semmai si tratta di un giusto atteggiamento critico che è adatto più in generale a descrivere il momento storico del nostro calcio. In campo ci andremo io ed i miei compagni e la nostra volontà è quella di dimostrare che alcune valutazioni sentite in questi giorni sono comunque sbagliate”.
GLI STRALI – Un riferimento che può essere associato con la figura di Thiago Motta: il centrocampista del Paris Saint-Germain, criticato per la sua scarsa mobilità in campo, è a conti fatti uno dei punti di forza del suo attuale club e per Conte rappresenta la pedina più adatta per dare sostanza ed ordine alla mediana. Volente o nolente, il ct ritiene l’ex interista indispensabile, al pari di Stefano Sturaro, habituée della panchina della Juventus ma più muscolare del bravissimo Jorginho, nonostante il regista del Napoli sia risultato essere il calciatore ad aver effettuato il numero maggiore di passaggi riusciti nell’ultimo campionato. Negli schemi di Conte semplicemente non ci vuole fantasia ma corsa e grinta, anche se può essere una cosa difficile da comprendere. E magari la questione del numero di maglia poteva essere trattata con maggiore sagacia, sapendo quanto potesse essere uno spunto per l’ironia e la “spietatezza” della critica.
IL CARRO DEI VINCITORI – Critica che spesso è diventata polemica, anche alla luce dell’amichevole di Malta contro la Scozia, fortunatamente messa nell’angolo dal più recente 2-0 alla Finlandia. Semmai preoccupa il reparto avanzato: oltre al tiro vincente di Pellè nella prima gara si è visto poco o niente, e facendo i paragoni con le Nazionali di Europei e Mondiali degli ultimi 10 anni un pò vengono i brividi a comparare i nomi di oggi con quelli di ieri. Le critiche rafforzano, come a Germania 2006 e Polonia & Ucraina 2012, ma distruggono pure, se ci ricordiamo di Brasile 2014. Non ci resta che sperare sul blocco Juve (parole dello stesso Conte) e sull’orgoglio del gruppo. L’Italia non parte favorita e quindi non c’è l’assillo di dover vincere, considerando che già approdare in finale quattro anni fa era stato tanta roba. Ma agli azzurri una cosa viene chiesta: lottare, perché senza fantasia solo in questo modo è possibile dare un senso alle dichiarazioni di Buffon.