Mancini: “Prima pensavamo solo agli svincolati…”

Mancini: “Prima pensavamo solo agli svincolati…”

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L’avvento del Suning Group alla guida dell’Inter aveva in un primo momento fatto pensare a una vera e propria rivoluzione in casa nerazzurra, con il coinvolgimento inaspettato anche del tecnico Roberto Mancini, in un primo momento spiazzato e deluso per non essere stato avvertito dell’imminente passaggio di consegne da Erik Thohir. Giorni caldi quelli vissuti nelle stanze della Pinetina, soprattutto in mancanza di certezze da parte dei diretti interessati, con la nuova proprietà ancora impegnata nella conferenza stampa a Nanchino e il Mancio a godersi le vacanze lontano da Milano per ricaricare le batterie in vista della prossima stagione.

Ecco perchè, le sue parole rilasciate ieri ai microfoni di Radio Deejay, sembrano aver placato le voci di un suo possibile accantonamento, un addio che fino a qualche settimana fa sembrava davvero impensabile ma che con l’arrivo del potente gruppo cinese qualcuno aveva iniziato a credere possibile. “Ho parlato con Thohir qualche giorno fa e mi ha spiegato cosa stava succedendo. Ma prima no, nessuno mi aveva detto, non sapevo nulla. Il mio futuro? Me lo domandano da settimane. Resto, resto – ha detto il tecnico marchigiano. Tutto sarà più chiaro dopo l’incontro con la nuova proprietà delle prossime settimane, intanto Mancini fiuta la nuova opportunità venutasi a creare e guarda al futuro della squadra con più serenità. Dopo gli acquisti di Banega e Erkin, entrambi a parametro zero, ci si aspettano grandi cose vista la disponibilità economica del nuovo gruppo, sempre al netto dei parametri del Fair Play Finanziario da rispettare. “Banega è uno che ha qualità che a noi mancavano, è stata un’opportunità di mercato. Non ho chiamato Tourè, ne lui mi ha ancora telefonato. Fino a qualche mese fa pensavamo di poter acquistare solo giocatori svincolati per rispettare il fair play finanziario…”. In realtà, almeno nell’immediato, nel mercato dell’Inter cambierà poco; la necessità di chiudere il bilancio senza sforare la soglia dei -30 milioni di passivo entro il prossimo 30 giugno, impone al club almeno una plusvalenza importante, da realizzare evidentemente con la cessione di uno dei suoi pezzi pregiati.