Nazionale, Conte ha le idee chiare: “Blocco Juventus fondamentale”

Il c.t Antonio Conte ha dichiarato di ritenere fondamentale la presenza di un blocco Juventus. Con le tante defezioni a centrocampo, la base della Nazionale ad Euro 2016 sarà la difesa a 3.
A pochi giorni dal debutto azzurro ad Euro 2016, Antonio Conte ha parlato ai microfoni di Uefa.com, parlando della crescita costante di cui è stata protagonista la sua Nazionale: “Credo che quello dell’Italia sia stato un percorso di crescita. E lo dico anche per quanto riguarda le qualificazioni stesse, quando siamo partiti dietro alla Crozia per poi vincere il girone. Anche guardando alle due sfide con la stessa Croazia: abbiamo sofferto molto nella prima pareggiata in casa, mentre nella seconda in casa loro abbiamo pareggiato ma meritavamo di vincere. Si può affermare che c’è stata una crescita e speriamo cha questo percorso continui durante gli Europei”. La Nazionale arriva in Francia con tante incognite, legate soprattutto ad un gruppo che ha dovuto fare i conti con le defezioni di uomini chiave come Marchisio e Verratti, ma per Conte l’idea è sempre quella di proporre gioco: “La nostra intenzione di giocare un calcio propositivo non cambia nonostante gli infortuni, anche se si tratta di giocatori importanti come Marco Verratti e Claudio Marchisio, due giocatori con grande esperienza a livello internazionale. Cerchiamo di colmare queste assenze con un grandissimo, quasi ossessivo, sforzo per lavorare bene da squadra”.
L’attenzione dei tifosi è già rivolta alla prima sfida che vedra gli Azzurri opporsi al Belgio, una delle squadre date per favorite per la vittoria finale: “Di sicuro si tratta di una grande sfida. Lo abbiamo già affrontato in amichevole e devo dire che abbiamo giocato bene anche se abbiamo perso 3-1 in trasferta. Di sicuro sarà dura, ma forse è meglio iniziare il torneo contro una squadra così forte, per stare subito sul pezzo”. Una delle certezze della Nazionale di Antonio Conte è la difesa titolare, composta interamente da giocatori della Juventus: “Di sicuro è un vantaggio poter contare su tre o quattro giocatori della Juventus che hanno giocato insieme in difesa per tanto tempo. Ci offre una base solida da cui cercare di costruire qualcosa di importante. Come ho detto prima, io vorrei sempre giocare un calcio propositivo, ma ciò che conta di più è l’equilibrio in tutti i settori del campo”. Conte si è detto inoltre soddisfatto dell’atteggiamento mostrato dai suoi ragazzi, lo stesso che ha reso celebre la sua Juventus negli ultimi anni. Il rapporto con i giocatori è fondamentale per il c.t: “Credo abbia a che fare con la credibilità che si ha – specialmente quando si parla di un allenatore – sia a livello umano che di conoscenze calcistiche. E’ importante essere credibili quando si parla ai giocatori e quando si prendono certe decisioni. Il lavoro che facciamo in allenamento si riflette sulle partite, e questa è una cosa davvero importante perché ti porta credibilità, specialmente quando riesci a dare buoni suggerimenti ai giocatori da sfruttare poi in campo. Loro poi sono straordinari perché danno davvero tutto e credono fermamente in quello che stanno facendo”.
Pur non partendo con i favori dei pronostici, l’Italia resta una squadra che per storia e tradizione può vantare una sorta di vantaggio psicologico nei confronti di tante altre partecipanti ad Euro 2016: “La storia può avere effetti positivi o negativi. E’ bello leggere del passato, ma la storia si fa adesso, nel presente. Non si deve guardare troppo ai titoli vinti in passato. Dobbiamo essere realisti e pensare che quello che costruiremo arriverà da quello che stiamo facendo adesso, non da quello che si è fatto tanti anni fa”. Infine una battuta sul modulo principale che verrà utilizato dalla spedizione azzurra in Francia, il 3-5-2: “Questa squadra ha lavorato e sta lavorando su tanti moduli. Ovviamente non è sempre facile passare da un modulo all’altro. Ma questa squadra è come una spugna: assorbe tanto, ogni giocatore lo fa al meglio. Stiamo lavorando molto sulla flessibilità a livello tattico, per riuscire a cambiare anche all’interno di una stessa partita”.