Oddo: “Voglio restare a Pescara, a patto che il presidente non venda tutti”

Oddo: “Voglio restare a Pescara, a patto che il presidente non venda tutti”

Fonte: Twitter ufficiale Pescara Calcio
Fonte: Twitter ufficiale Pescara Calcio

Ieri la promozione conquistata, oggi le dichiarazioni sul futuro: queste le parole di Massimo Oddo, già proiettato alla Serie A.

Il Pescara torna in Serie A e gran parte del merito è anche di Massimo Oddo, ex calciatore ed ora tecnico emergente. Ieri il pareggio contro il Trapani che è bastato per conquistare la massima serie dopo la vittoria della gara d’andata, poi il bel gesto nei confronti di Cosmi e l’abbraccio con il suo ex tecnico ai tempi di Lecce, oggi l’incontro con il sindaco di Pescara Marco Alessandrini e con tutta l’amministrazione per la premiazione dopo la promozione ottenuta. Ai microfoni dei cronisti presenti Oddo ha parlato del suo futuro e della voglia di restare a Pescara, oltre ad un pensiero sulla Nazionale Italiana. Le parole del tecnico dei Delfini: “Abbiamo fatto un’impresa. Al di là dei valori di questa squadra, c’è stata una crescita costante. E’ un risultato strameritato. L’ho detto dopo la gara di ieri e lo ribadisco oggi, il mio desiderio è quello di restare a Pescara. Abbiamo conquistato la Serie A e questa panchina me la tengo stretta, a patto che il presidente Sebastiani non mi venda tutti. Io credo che sia memore degli errori fatti qualche anno fa, anche perché la serie A non è la serie B. Questo gruppo servirà come base per costruire una squadra che possa farsi valere in serie A”.

“La scorsa notte non ho quasi dormito. Ancora non ci si rende conto di quello che abbiamo fatto, ma con tutte queste iniziative che ci saranno ce ne renderemo conto presto. Non era facile giocare due finali consecutive, noi ci siamo riusciti con una squadra anche giovane e con giocatori che poi sono esplosi. È stato il frutto del lavoro del gruppo e dello staff. Ora ci godiamo questa vittoria con i nostri tifosi. Lapadula agli Europei? No, perché questo è un gruppo che ha lavorato e meritato l’accesso alla manifestazione e Lapadula dovrà dimostrare anche in serie A di essere un giocatore da Nazionale. Sarò simpatizzante dell’Albania non solo perché c’è il nostro capitano Memushaj, ma anche perché con la federazione albanese c’è stato un grande rapporto visto che ci è stato permesso di utilizzare il ragazzo per due gare su quattro dei play-off nonostante fosse impegnato per gli Europei. L’Italia è un outsider negli Europei, ci sono altre squadre probabilmente più forti della nostra, ma gli azzurri hanno i mezzi per poter far bene. Partiamo un po’ indietro, ci sono squadre forse più pronte per vincere, ma d’altronde anche noi al Mondiale nel 2006 eravamo outsider e poi abbiamo vinto perché nel calcio tutto può accadere”.