Sarri: “Meglio un 18enne italiano che un 30enne straniero”

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Mai banale Maurizio Sarri: l’allenatore del Napoli, dopo una stagione da sogno alla guida degli azzurri con lo Scudetto sfiorato, grande risultato se pensiamo alle griglie di partenza dello scorso agosto, si sta godendo il meritato riposo prima di rituffarsi nel lavoro con il ritiro di luglio. Sul palco del teatro di Castelfranco di Sopra, in compagnia del sindaco di Valdarno, il tecnico toscano ha raccontato di come preferisca lavorare con i giovani italiani: “Gli stranieri? Allenare un 18enne italiano dà più soddisfazioni che allenare un 30enne straniero. Agli Europei la mia favorita  è la Francia, ma solitamente spunta una sorpresa: spero che sia l’Italia”.

Inevitabili le domande sul calciomercato, uno degli argomenti più amati dagli italiani. Maurizio Sarri non la pensa così: “Io sento il direttore una volta alla settimana, può fare quello che vuole. Credo di essere uno dei pochi allenatori al mondo a cui non importa nulla del mercato. Sarà difficile ripetersi il prossimo anno, siamo il quinto-sesto fatturato d’Italia e non possiamo iniziare la stagione pensando di poter travolgere tutti”. Nella giornata di ieri  De Laurentiis ha annunciato l’interessamento del Valencia  per Raul Albiol, che così come Koulibaly sembra essere sul piede di partenza: c’è grande attesa  in terra  partenopea per il nuovo arrivo nel cuore  della difesa che andrà ad affiancare il neo arrivato Lorenzo Tonelli.

Nella prossima stagione, dopo aver assaporato l’aria europea con l’Europa League, Sarri si misurerà col palcoscenico della Champions League, massima competizioni continentale: “La Champions? Se siamo in seconda fascia avremo la possibilità di passare il turno affrontando quello che per noi sarà un mondo nuovo. Quello che conta sarà la testa dei giocatori: devono avere la follia di poter vincere ogni gara che giocheranno”. La carica agonistica non manca all’allenatore del Napoli, pronto a tuffarsi a capofitto nella nuova stagione agonistica.