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Mattia De Sciglio durante Milan-Juventus, finale ci Coppa Italia Fonte - Account Twitter @acmilan

Mattia De Sciglio durante Milan-Juventus, finale ci Coppa Italia Fonte – Account Twitter @acmilan

Mattia De Sciglio ha rischiato la depressione. Ad ammetterlo è lo stesso calciatore che ora ha ritrovato la gioia di vivere.

A 24 anni da compiere ad ottobre, Mattia De Sciglio non si è proprio fatto mancare nulla nella sua sin qui breve ma intesa carriera. Il terzino milanista cresciuto nelle giovanili rossonere e lanciato in prima squadra da Allegri già nel 2011, ha vissuto una clamorosa esplosione iniziale che aveva fatto gridare addirittura al ‘nuovo Maldini’, salvo vivere inspiegabilmente una pericolosa fase calante che lo aveva fatto finire forse troppo presto nel dimenticatoio, tra infortuni e prestazioni non certo indimenticabili. Una sorta di involuzione quella del classe 1992 che ad inizio carriera aveva stupito tutti tanto da diventare un punto fermo della Nazionale tra il 2013 e il 2014. Il calo fisico e mentale gli ha poi fatto perdere l’Italia e solamente con un guizzo finale è riuscito a riconquistare la fiducia di Conte. Nelle ultime tre stagioni De Sciglio non è mai riuscito a raccogliere 30 presenze in un’annata a testimonianza di un malessere fisico all’apparenza ma probabilmente più mentale che lo attanagliava. Ieri in conferenza stampa ha parlato proprio del suo periodo negativo: “In un ragazzo giovane le difficoltà ci possono essere, in una carriera tutti i giocatori hanno avuto un periodo di difficoltà. Io ho avuto questo periodo dove, prima per una serie di infortuni, poi per altri motivi, avevo perso un po’ di fiducia e autostima, però senza buttarmi giù mi sono messo a lavorare a testa bassa ogni giorno, con sempre più determinazione sia in campo che fuori, per ritrovare al meglio la condizione e la fiducia nei miei mezzi e sono riuscito a ritrovarle al meglio per questo finale di stagione”.

RITROVARE SE STESSO – Evidente già nelle parole di ieri il disagio vissuto dal calciatore che oggi in un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport ha rivelato di essere andato vicino alla depressione: “Ho vissuto un periodo no, per gli infortuni e per altri motivi. Poi ho lavorato con Stefano Tirelli, un preparatore che è anche mental coach, adesso sono di nuovo felice e ho ritrovato la gioia di vivere dentro e fuori dal campo. Sono tornato a dare il meglio in partita. Non era depressione, ma so che il rischio era molto alto“.

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno

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