Germania-Slovacchia 3-0, analisi e pagelle: Draxler incanta e la Mannschaft vola

Germania-Slovacchia termina col punteggio di 3-0 sancendo la superiorità di una Mannschaft mai così bella ed efficace ad Euro 2016.
Archiviato un girone vinto ma non troppo esaltante, la Germania di Joachim Loew attende al Pierre-Mauroy di Lille la sorprendente Slovacchia di Kozak che ha ottenuto il pass per gli ottavi di finale come migliore terza in virtù dei 4 punti ottenuti nel gruppo B.
LA CHIAVE TATTICA – Per spegnere sul nascere le critiche rivolte verso la sua Nazionale, il ct teutonico Loew si affida al consueto 4-2-3-1 con la sorpresa Kimmich in difesa sulla destra accompagnata dall’esclusione di Mario Gotze sulla trequarti con la conferma dell’ex viola Mario Gomez in avanti. Dall’altra parte la distinta slovacca parla di un 4-3-3 sulla carta che nella pratica non si vedrà assolutamente mai: Kozak infatti opta per uno schieramento decisamente difensivo volto più che altro a non prenderle con una difesa a 4 protetta dal sampdoriano Skriniar impiegato a centrocampo a fare da schermo. L’abbassamento degli esterni d’attacco sulla linea mediana contribuisce poi a rimpolpare i ranghi nel mezzo lasciando il povero Duris solo al proprio destino e tramutando così lo scacchiere tattico in una sorta di 4-5-1 o 5-4-1 nelle lunghissime fasi di non possesso. La Mannschaft si affida invece ad un gioco mai così vivace e spumeggiante in questo Europeo con continui movimenti del quartetto offensivo finalizzati a non concedere punti di riferimento ai centrali slovacchi e ad imbeccare a turno gli esterni con inserimenti centrali e sulle fasce. Proprio le corsie esterne sono spesso chiamate in causa dai centrocampisti tedeschi, sempre favoriti dalle continue sovrapposizioni dei terzini abili a concedere in ogni situazione una soluzione di passaggio semplice per un possesso palla mai così brillante e rapido. Gli effetti dell’atteggiamento offensivo dei tedeschi arrivano praticamente subito con il destro al volo di Boateng che infrange immediatamente il muro di una Slovacchia presto ammutolita. Poco dopo Ozil ha il match point su calcio di rigore ma Kozacik rinvia il verdetto. La Germania non accusa minimamente il contraccolpo e continua a macinare gioco e occasioni in quantità industriale, stoppando sempre sul nascere le ripartenze di Hamsik e soci grazie anche ad una coppia difensiva altissima abile anche in fase di impostazione. Neuer sventa l’unico sussulto dei ragazzi di Kozak e al tramonto del primo tempo Gomez piazza la zampata del meritato raddoppio. Al rientro dagli spogliatoi il ct slovacco tenta subito la mossa dalla panchina bocciando Weiss, mentre Loew ordina ai suoi di abbassare leggermente i ritmi dopo una prima frazione molto dispendiosa. I tedeschi lasciano quindi per una manciata di minuti l’iniziativa alla Slovacchia ma le occasioni latitano. La Mannschaft riprende quindi già a cavallo dell’ora di gioco il pallino della gara tramutando in oro con Draxler un pallone vagante che vale il tris che ammazza definitivamente la partita del Pierre-Mauroy. Nella fase centrale i tecnici mettono mano alla panchina spezzettando un gioco ormai destinato a stagnarsi sul 3-0 teutonico. La Germania non rinuncia comunque ad attaccare e tiene sempre in scacco la retroguardia di Skrtel che fatica a tenere la furia tedesca. Nonostante tutto la Germania gestisce in scioltezza portando senza troppe difficoltà la gara in porto sul risultato di 3-0 che vale il passaggio ai quarti di finale in attesa di Italia-Spagna.
I PROTAGONISTI – Difficile trovare un calciatore tedesco al di sotto delle aspettative fatta eccezione per Mesut Ozil, ancora lontano dalla forma migliore e gravato dall’errore su calcio di rigore. Tutti gli altri ragazzi di Loew svolgono al meglio il proprio dovere. Gomez non perdona nell’area piccola, mentre Draxler incanta svariando su tutto il fronte offensivo con gol e assist insieme al solito Muller. In difesa Hummels e Boateng sono una diga mentre nel mezzo Kroos giostra al meglio le operazioni. Poco da dire su una Slovacchia entrata in campo col solo scopo di strappare un pareggio con difesa a oltranza. Buona la gara del portiere Kozacik che sventa il penalty di Ozil e tiene in piedi i suoi finché può. Dici Slovacchia e pensi ad Hamsik e Weiss: l’ex Pescara stecca rimediando la bocciatura già all’intervallo mentre il napoletano ci prova ma predica nel deserto.
LA GIOCATA – La Germania crea occasioni a pioggia e diverte il pubblico con un gioco mai visto in questo Europeo. Fantastico il tiro al volo di Boateng ma la giocata più bella del match è senza dubbio il doppio passo da favola con cui Julian Draxler lascia sul posto il diretto avversario prima di servire a Mario Gomez un cioccolatino solamente da scartare per la rete del raddoppio.
IL MOMENTO – La Slovacchia era entrata in campo col chiaro scopo di difendere ad oltranza lo 0-0 iniziale. La fantastica rete di Jerome Boateng rovina però dopo appena 8 minuti i piani di Kozak spianando la strada ad una grande Mannschaft.
TABELLINO E PAGELLE
Germania-Slovacchia 3-0
GERMANIA (4-2-3-1): Neuer 6,5; Kimmich 6,5, Boateng 7 (dal 71′ Howedes sv), Hummels 6,5, Hector 6,5; Kroos 6,5, Khedira 6 (dal 76′ Schweinsteiger sv); Muller 7, Ozil 5,5, Draxler 7,5 (dal 71′ Podolski 6); Gomez 6,5. Allenatore: Joachim Low
SLOVACCHIA (4-3-3): Kozacik 6; Pekarick 5, Skrtel 5, Durica 5,5, Gyomber 4,5 (dall’84’ Salata sv); Skriniar 4,5, Hrošovsky 5, Hamsik 5,5; Kucka 5,5, Duris 5 (dal 64′ Sestak 5,5), Weiss 4 (dal 46′ Gregus 5,5). Allenatore: Kozak
Arbitro: Szymon Marciniak (POL)
Marcatori: 8′ Boateng (G), 43′ Gomez (G), 62′ Draxler (G)
Ammoniti: Kimmich, Hummels (G); Skrtel, Kucka (S)
Espulsi: –