Conte: “Insegno a giocare a calcio, la tattica è l’unica strada”

Conte: “Insegno a giocare a calcio, la tattica è l’unica strada”

Antonio Conte, Commissario Tecnico Nazionale Italiana
Antonio Conte, Commissario Tecnico Nazionale Italiana

Le dichiarazioni di Antonio Conte, ct dell’Italia, nel post-partita di Italia Spagna: “Siamo una squadra”

Il ct della Nazionale italiana, Antonio Conte, ha rilasciato alcune dichiarazioni dopo la grande vittoria contro la  Spagna. “La spiegazione di questa partita è che sono stato buon profeta: mi sono spinto ieri dicendo che non avremmo fatto le vittime sacrificali, dovevamo fare qualcosa di straordinario, l’abbiamo fatto, è quello che meritano soprattutto i ragazzi per quello che stanno facendo da oltre un mese a questa parte. Stiamo giocando un buon calcio, le squadre migliori sono quelle che hanno equilibrio fra l’attacco e la difesa e noi oggi questo l’abbiamo fatto alla perfezione: insegno a giocare a calcio, non solo a difendersi. Adesso contro la Germania giocheremo la partita più difficile possibile, ma ci prepareremo al meglio per provare a non sfigurare”. Poi spiega in conferenza stampa: “Prepariamo le partite sempre in maniera maniacale, bisogna avere meno problemi possibili durante la partita. Avete sentito gli stessi calciatori, sono un animale da campo. Io mi affeziono alle persone con chi e dove lavoro. Ho preso la mia decisione, farò un’esperienza all’estero ma è inevitabile che l’Italia mi rimanga nel cuore. Spero un domani di risedermi su questa panchina, le emozioni dell’Italia non le dà nessuno. Veniamo da un 4-1, a marzo, per chi se lo fosse dimenticato, in terra tedesca. Affrontiamo la squadra più forte dell’Europeo. Questa è un’impresa, la prossima servirà titanica. Dovremo recuperare, avremo la squalifica di Thiago Motta anche perché De Rossi ha preso un colpo all’anca. Abbiamo perso per strada Candreva, è una corsa a ostacoli, ma sappiamo anche che nelle difficoltà ci cementiamo ancora di più. Ora ci godiamo la vittoria, poi penseremo alla Germania. Livello superiore a tutte. Io ho sempre detto che noi, fin dall’inizio della mia carriera in Nazionale, abbiamo un’unica strada per toglierci delle soddisfazioni: è quello di essere club, una squadra che fa un campionato. Non possiamo essere una selezione, è un momento non facile per il calcio italiano a livello di talenti. Non potendoci rifugiare, dobbiamo fare i club. Ho cercato di fare una battaglia per far capire alcune cose, penso che siamo una squadra, ma lo siamo stati anche con Irlanda, Svezia o Belgio. Sono contento per i calciatori, è da più di un mese che lavoriamo in maniera intensa per cercare di fare qualcosa di bello e sorprendere. In parte ci siamo riusciti”.