Italia-Spagna 2-0: la fine di un incubo, i maestri siamo noi!
Chielini e Pellè stendono i maestri iberici e decidono l’ottavo di finale tra Italia-Spagna. Gli Azzurri sfatano il tabù e ora se la vedranno con la Germania
LA CHIAVE TATTICA – Nella super sfida dello Stade de France, l’Italia riparte dal 3-5-2, profondamente rivoluzionato rispetto alla sfida con l’Irlanda. Con la solita e imprescindibile difesa a 3, sugli esterni tocca a Florenzi e De Sciglio. Decisiva la posizione in campo dell’esterno giallorosso, che parte molto alto sulla destra, mettendo in apprensione Nolito costretto a inseguirlo fino alla propria metà campo e soprattutto esegue benissimo la diagonale sull’asse chiuso da Jordi Alba. Inizio fantastico per la Nazionale di Antonio Conte, che copre benissimo il terreno di gioco, con i reparti molto stretti tra loro. La Spagna prova timidamente a prendere il pallino del gioco, ma il pressing molto alto degli Azzurri impedisce agli iberici di far girare la palla come vorrebbero. Il 4-3-3 della Spagna non convince, con Silva e Nolito puntualmente raddoppiati dall’ottimo lavoro di Parolo e Giaccherini in fase di ripiegamento. A impressionare dell’Italia è l’atteggiamento propositivo, sempre pronta a ribaltare l’azione una volta recuperata la sfera, dimostrando una grande freschezza a livello atletico. Dopo aver sfiorato la rete almeno in un paio di occasioni, gli Azzurri passano in vantaggio con Giorgio Chiellini, bravo a farsi trovare pronto sulla respinta corta di De Gea sulla punizione calciata forte da Eder. Nel rientro degli spogliatoio corre ai ripari Del Bosque, inserendo Aduriz per Nolito, dando maggior peso all’attacco e spostando Morata sul centrodestra. Questo accorgimento tattico rende sì gli iberici più pericolosi in fase offensiva, ma al contempo l’atteggiamento spregiudicato apre alle ripartenze azzurre, con Eder e Pellè sempre uno contro uno con Piquè e Ramos. Dopo una mezz’ora finale in apnea, con la stanchezza che colpisce il cuore e le gambe degli Azzurri, nel finale un sontuoso cambio di gioco di Insigne apre il contropiedi di Darmian, che pesca in area Pellè che chiude la partita e ci porta a Bordeaux.
I PROTAGONISTI – Una giornata storica e indimenticabile per il calcio Azzurro, in cui tutti gli uomini che sono scesi in campo hanno dato sudore e sangue per abbattere la bestia nera spagnola. Prestazione da applausi per i ragazzi di Conte, da capitan Buffon, sempre pronto e miracoloso su Piquè a tempo praticamente scaduto. Encomiabile Florenzi, decisivo nella sua posizione a destra, da applausi Parolo e Giaccherini contro i maestri spagnoli. Strepitosi Eder e Pellè, bravissimi a mettere in crisi la difesa spagnola con movimenti da manuale.
IL MOMENTO – A metà ripresa, dopo aver sfiorato diverse volte il raddoppio, l’Italia va incontro ad un progressivo calo fisico, che gli impedisce di sfruttare le ripartenze e allo stesso tempo a non uscire dalla propria metà campo. La Spagna però non riesce a buttare il cuore oltre l’ostacolo e a superare il muro azzurro, con Buffon prodigioso a tempo scaduto che chiude la porta in faccia a Piquè.
LA GIOCATA – Ad avvio di ripresa gli Azzurri mettono in mostra una delle azioni classiche del calcio contiano. Immediata verticalizzazione a trovare Pellè che va in contro alla palla e, spalle alla porta, apre il campo all’inserimento di Eder con un delizioso colpo di tacco. La conclusione dell’attaccante nerazzurro s’infrange sull’uscita di De Gea ma mette in mostra il meglio che questa Nazionale sta offrendo.
IL TABELLINO
Italia-Spagna 2-0 [33’ Chiellini (I), 90’ Pellè (I)]
ITALIA (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Florenzi, Parolo, De Rossi, Giaccherini, De Sciglio; Eder (dal 82’) Insigne, Pellè. Allenatore: Antonio Conte.
SPAGNA (4-3-3): De Gea; Juanfran, Piqué, Ramos, Alba; Busquets, Fabregas, Iniesta; Silva, Morata (dal 70’) Vazquez, Nolito (dal 46’) Aduriz (dal 81’) Pedro. Allenatore: Vicente Del Bosque.
