Il Milan di Montella, tecnica e testa per un diamante da scoprire

Il Milan di Montella, tecnica e testa per un diamante da scoprire

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Vincenzo Montella sarà il nuovo allenatore del Milan: fra certezze e Mister X, il futuro dei rossoneri sotto la guida dell’Aeroplanino

L’inizio della carriera di Vincenzo Montella appariva come una scalata roboante: prima le giovanili della Roma, poi la prima squadra. Il trasferimento a Catania e la grande chance a Firenze, dove col suo calcio ha  deliziato una platea difficile. Poi le incomprensioni e la brusca frenata: qualche mese di stop prima di rilevare Zenga alla guida della Sampdoria. Risultati altalenanti, incomprensioni col presidente, il lungo tira e molla con l’Italia che alla fine ha preferito il più navigato Ventura. Il destino sembrava riservargli un’altra stagione blucerchiata, ed invece l’Aeroplanino ha spiccato il volo verso la Scala del Calcio, quella San Siro che sarà la casa del suo Milan.

Il grosso punto interrogativo che adesso aleggia nella testa di molti appassionati di calcio e soprattutto in quella dei tifosi rossoneri è uno: come sarà il Milan di Montella? Il filo rosso che collega tutte le squadre allenate dall’Aeroplanino è ben delineato: molta tecnica e grande capacità decisionale da parte di alcuni elementi chiave. La volontà dell’allenatore napoletano è quella di imporre il proprio gioco anche quando non è semplice, come ha spiegato a più riprese anche nei momenti difficili alla guida della Sampdoria: “Sappiamo che dovremo ancora lottare, che dobbiamo migliorare e che abbiamo bisogno di punti, ma devono arrivare attraverso una filosofia di gioco. Spiegatemi l’equazione: per fare punti salvezza non bisogna giocare bene. Io non sposo questa idea perché non la capisco”, parole datate 24 marzo, quando i blucerchiati provenivano da un lungo ciclo senza vittorie.

Sarà dunque una squadra rossonera che non avrà paura di giocare a calcio a costo di prendersi qualche rischio: per questo serviranno giocatori tecnici e duttili, capaci di scambiarsi di posizione senza perdere l’equilibrio. Con il pacchetto arretrato composto abbastanza facilmente ed in attesa di un innesto importante per il centro della difesa, sarà dalla cintola in su la vera rivoluzione di Montella.

CAPITANO CORAGGIOSO Difficile pensare che Montolivo possa perdere il posto: il capitano rossonero, soprattutto nell’ultima stagione, è cresciuto molto dal punto di vista della leadership e della copertura difensiva. Il piede rimane uno di quelli da regista vero e, sebbene la mobilità non sia delle migliori, può sopperirne con la lucidità dimostrata nell’ultimo periodo. Da non escludere la presenza di Bertolacci, che parte comunque più indietro rispetto a Kucka a seguito di una stagione a tinte più nere che rosse, a fianco di Montolivo: Montella ha spesso dimostrato di non aver paura di schierare assieme in un centrocampo a tre uomini Borja Valero, Pizarro ed Aquilani, tre giocatori più tecnici che fisici. La differenza deve farla il posizionamento iniziale più che la capacità di rincorrere l’avversario, che causa perdita di energie e quindi di lucidità, fondamentale chiave nel calcio di Montella.

Che il centrocampo sia a due o tre uomini, con ogni probabilità gli esterni di 4-3-3  o 4-2-3-1 saranno Bonaventura e Suso: l’ex Atalanta è una delle poche certezze dei rossoneri mentre lo spagnolo ex Liverpool si è guadagnato la riconferma a suon di grandi prestazioni con la maglia del Genoa. Il punto di riferimento centrale sarà Carlos Bacca o, in caso di partenza del colombiano, Gianluca Lapadula.

IL TASSELLO MANCANTE Prima di andare a migliorare qualitativamente i singoli di una rosa di per se non eccelsa il Milan dovrà regalare un tassello numericamente mancante al suo allenatore, tracciando un solco profondo sulla strada che porta al 4-3-3 o al 4-2-3-1.  Dovrà trattarsi di un giocatore di qualità e non di un corridore, che sia una mezzala o un trequartista: Franco Vazquez, che ha già ufficiosamente salutato il Palermo, è l’indiziato numero uno, ma attenzione ai possibili colpi di scena dovuti al passaggio di mano della società che dovrebbe ufficializzarsi nel corso della prossima settimana. L’agente di Borja Valero si è affrettato a puntualizzare la volontà del suo assistito di rimanere a Firenze: lo spagnolo è uno dei portatori sani del calcio che vuol vedere Montella, il prototipo attorno al quale si dovrebbe modellare la figura del Mister X che scalderà l’estate rossonera.