Pellè come Zidane: l’Italia sogna con il bomber extra time

Pellè come Zidane: l’Italia sogna con il bomber extra time

Graziano Pellè in piena gioia dopo il gol alla Spagna - FOTO: account ufficiale Twitter Vivo Azzurro
Graziano Pellè in piena gioia dopo il gol alla Spagna – FOTO: account ufficiale Twitter Vivo Azzurro

Graziano Pellè alla pari con Zinedine Zidane: non siamo impazziti ma una statistica certifica senz’altro quest’affermazione.

Ne ha impiegato di tempo per imporsi nel mondo del calcio e realizzare il suo sogno. Alla fine, però, Graziano Pellè ce l’ha fatta: a 30 anni è la prima punta titolare dell’Italia e nel Southampton segna gol a grappoli da ormai due stagioni, dopo aver fatto benissimo anche in Olanda con AZ Alkmaar e Feyenoord. Rinnegato dalle squadre italiane per anni, Pellè risulta ora molto ricercato: la Juventus lo avrebbe adocchiato per sostituire Morata, il Sassuolo lo vorrebbe per dare l’assalto all’Europa e alle big del campionato. Per ora il giocatore si gode l’exploit degli Europei: due gol, molto simili tra loro, entrambi del 2-0 e dunque decisivi per mettere il risultato in cassaforte in due vittorie di prestigio. E a molti sembrerà impossibile ma Pellè risulta essere persino al pari di Zidane se si parla di Europei.

Questo perché il forte attaccante italiano è il primo giocatore da Euro 2004 a siglare due gol nel torneo oltre il tempo regolamentare: Pellè ha infatti timbrato il cartellino sia nell’extra time del match contro il Belgio che in quello della gara contro la Spagna. Prima di lui, per l’appunto, solo l’ex fuoriclasse francese di Juventus e Real Madrid aveva sbloccato tale achievement. E i quarti di finale, ovviamente, sono un’occasione ancor più ghiotta per migliorare questo record e superare Zizou.

Pellè, che in effetti può persino lottare per il titolo di capocannoniere della competizione, avendo già messo in saccoccia due reti, è il prototipo della prima punta vecchio stampo: alto, forte fisicamente e di testa, perfetto per giocare di sponda e favorire la seconda punta, così come semplicemente per battere il portiere avversario da rapace d’area. Ora al pugliese non resta che tornare a giocare in patria per segnare finalmente anche in Serie A, campionato nel quale non è ancora riuscito a timbrare il cartellino. Intanto, però, l’ex ballerino potrà dire di essere al pari di Zidane, almeno per un piccolo scorcio di carriera.