Euro 2016, dopo i disastri di Italia-Spagna l’Uefa manda a casa Cakir

Euro 2016, dopo i disastri di Italia-Spagna l’Uefa manda a casa Cakir

Cakir
l’arbitro di Italia-Spagna Cüneyt Cakir – Fonte: uefa.com

Il pessimo arbitraggio di Cüneyt Cakir durante Italia-Spagna non è passato inosservato. Il fischietto turco è stato infatti tagliato dalla lista dei direttori di gara per le ultime partite di Euro 2016

Italia-Spagna è passata alla storia come la partita che ha segnato la definitiva chiusura di un ciclo forse irripetibile per le Furie Rosse. Ma la palma di più chiacchierato al termine dell’ottavo di finale vinto dagli Azzurri, non è di Del Bosque o di Antonio Conte, nemmeno di Iniesta o Daniele De Rossi: il personaggio più discusso di Italia-Spagna è stato senza alcun dubbio il direttore di gara Cüneyt Cakir, protagonista della più classica delle giornate no. Il fischietto turco è stato ampiamente criticato da ambo le parti per il metro arbitrale applicato durante la partita, oltre che per diverse decisioni ritenute quantomeno discutibili. Interruzioni di gioco per motivi incomprensibili ed interventi pericolosi non sanzionati, cartellini gialli troppo severi ed altri piuttosto evidenti non estratti, sono tanti gli errori alla base delle polemiche durante e dopo la partita che hanno parecchio innervosito i protagonisti in campo e fuori, Antonio Conte su tutti.

Ebbene, la brutta prestazione di Cakir non è passata inosservata, tanto che la Commissione arbitrale dell’Uefa ha deciso di porre fine alla sua esperienza ad Euro 2016. Per Cakir dunque, che i tifosi della Juventus ricorderanno in quanto arbitro della finale di Champions League persa contro il Barcellona, l’europeo finisce qui. Sorte analoga per il quarto uomo di Italia-Spagna, l’inglese Martin Atkinson e per il fischietto spagnolo Calros Velasco Carballo, che nel contempo ha annunciato il ritiro dalla professione. Gli otto arbitri rimasti in lizza per dirigere le sette partite rimaste sono, l’inglese Clattenburg, lo svedese Eriksson, l’ungherese Kassai, l’olandese Kuipers, il serbo Magic, lo sloveno Skomina, il tedesco Brych e l’italiano Rizzoli. Il destino di questi ultimi due è legato a doppio filo con il risultato di Italia-Germania. Presente in lista, come riserva, anche il polacco Marciniak