Edinson Cavani, al cuor non si comanda: il Matador tra Psg, critiche e paragoni

Micaela Catalano
31/08/2016

Edinson Cavani, al cuor non si comanda: il Matador tra Psg, critiche e paragoni

cavani

L’attaccante del Psg chiude le porte al Napoli, pensa al Psg e ritorna sulla vicenda Higuain: queste le parole del Matador.

La correttezza, la reazione alla critica subita, la concentrazione e l’impegno da portare avanti. Questi sono gli argomenti a cui tiene, o ciò ha mostrato ai microfoni di As, Edinson Cavani. “Sono concentrato al 100% sul Psg. Questa è la mia quarta stagione a Parigi e ho molte aspettative”, ha affermato il Matador qualche ora fa. Per l’uruguaiano è questione di serietà e dovere. Malgrado le critiche, nonostante i voli pindarici di tifosi e società che sognavano di averlo in rosa. O di riaverlo. Il Napoli, ad esempio. Messaggi d’amore nemmeno poi tanto nascosti, malcelati, quelli che nelle ultime settimane si sono scambiati l’ex azzurro e il popolo napoletano, interrotti bruscamente dalle dichiarazioni di un presidente De Laurentiis che, dopo la partenza di Higuain, è riuscito a sostituirlo con il solo Milik. Non certo quell’attaccante dal nome altisonante che il popolo azzurro sognava. Ottimo investimento, ragazzo di prospettiva. Forte. Però, si sa, al cuor non si comanda e Cavani è un amore mai dimenticato.

In testa il Psg, oltre paragoni e critiche

“E’ la mia quarta stagione al Paris Saint-Germain ed ho grandi aspettative. Posso assicurare che darò il 100% di me stesso per poter vincere ogni partita. Ognuno di noi porta un peso in squadra, l’obiettivo è lo stesso per tutti”, le parole da leader di Cavani non lasciano spazio ad equivoci: l’uruguaiano da Parigi non si muove. Leader lo è diventato ancora di più dopo la partenza di Zlatan Ibrahimovic. Certi paragoni, però, fanno parte del gioco, così come le critiche che, spesso gratuite, piovono su chi questo mestiere lo fa, con o senza amore: “L’eredità di Ibrahimovic? E’ normale che la stampa faccia certi paragoni. Però fanno male, perché ogni giocatore è fatto a modo suo. A volte le cose non vanno come vorresti e bisogna accettare le critiche. Fanno parte del gioco. Spesso i calciatori più conosciuti sono quelli maggiormente esposti”. Uno sfogo quasi intimo quello del Matador Cavani, ma lui resiste.

L’amore azzurro

Però poi c’è Napoli e il Napoli, il sogno del popolo azzurro di riabbracciare il proprio figlio uruguaiano e il risveglio napoletano che dice tutt’altro. Passione e amore che riempie il cuore, ma che a tratti travolge e lascia il segno: “Non è facile mettersi nei panni di un calciatore quando una tifoseria è così passionale. Credo, però, che certe cose vadano curate e rispettate. Ci sono cose che porto dentro dalle mie radici, dai miei principi e cerco di rispettarle a prescindere da tutto quello che può succedermi intorno”.

Napoli, Higuain e il rispetto

Rispetto che Napoli e lo stesso Matador avrebbero voluto da un altro grande attaccante che ha vestito la maglia azzurra, erede sul campo di quel Cavani che volò via da Napoli, destinazione Parigi: il Pipita Higuain. “La decisione di Gonzalo è sua. E’ adulto e può scegliere come vuole. E’ un lavoro. Tutti vogliamo migliorare e crescere. Siamo lontani da casa. Rispetto le decisioni di tutti, ma per il mio modo di pensare, ci sono cose che io non farei”, questa è una di quelle. “Mi ha cercato l’Atletico Madrid ed ho parlato con Godin. Ho sempre rispettato questo interessamento, ma sono concentrato al 100% sul Psg”, rispetto e serietà, abnegazione e amore. Non sarà quello di Napoli, ma va comunque rispettato e ricambiato. Nonostante pressioni e critiche. Al cuor non si comanda.

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