Il gusto amaro della prima volta

Il gusto amaro della prima volta

La preoccupazione di Conte nel corso del match tra Chelsea-Liverpool
La preoccupazione di Conte nel corso del match tra Chelsea-Liverpool [email protected]

Il Friday Night tra Chelsea-Liverpool si trasforma in una serata da prime volte. Prima sconfitta per Conte, prima vittoria di sofferenza per Klopp

E’ un Friday Night ricco di prime volte amare per Antonio Conte. Il tecnico del Chelsea trova la prima sconfitta nella sua avventura in Premier League. Si rompe anche una tradizione super favorevole per il salentino. Era infatti da un Juventus-Sampdoria 1-2 del gennaio 2013 che l’ex ct non perdeva un match in casa. Presenta ufficialmente la sua candidatura a pretendente al titolo il Liverpool di Jurgen Klopp. Arrembante e spettacolare per larghi tratti, i Reds finalmente mostrano di saper soffrire. Se Henderson e compagni avranno realmente compiuto questo decisivo step, il quadro del campionato si aprirebbe a scenari a dir poco interessanti.

Qualcosa di diverso, qualcosa di già visto

Sugli approcci al match delle squadre di Conte se ne potrebbe parlare ampiamente in un saggio dedicato. Concentrazione, cattiveria e studio dell’avversario sono le basi della scienza del “martello pugliese”. E allora già dai primissimi minuti c’è la sensazione che allo Stamford Bridge ci sarà molto da soffrire per i padroni di casa. Il primo tempo del Liverpool è da consegnare ai posteri. Qualcosa di molto simile Klopp ce l’aveva già regalato l’anno scorso in casa del City (1-4 finale). L’organizzazione e l’applicazione del Liverpool è da manuale. Ad ogni uscita della palla, i Reds hanno sempre a disposizione almeno quattro soluzioni di altissima qualità:

  1.  i due terzini Clyne e Milner che arano la fascia, e combinano alla perfezione le due fasi
  2.  Coutinho che dalla sinistra può sia cercare il fondo, o l’accentramento verso destra
  3. Mane che dal centro del campo si allarga sulla corsia destra
  4. Strurridge che si apposta davanti alla difesa per far salire la squadra, o scappa via alle spalle

Tra amnesie e magie

Nel gol del vantaggio di Lovren si rivede la disastrata difesa del Chelsea della passata stagione. In più la straordinaria partecipazione di David Luiz, “sostituto” sulla carta di John Terry. Tutto solo il croato la spara alle spalle di Courtois, solo a fronteggiare 3 uomini sul secondo palo su un calcio piazzato dalla sinistra.

Con il Chelsea troppo lento e troppo scarico da essere vero, il Liverpool continua a mettere a ferro e fuoco la metà campo dei Blues, rischiando più volte il raddoppio. Prima di rientrare negli spogliatoi, Jordan Henderson mostra quanta classe e quanti attributi ha bisogno un uomo per indossare la fascia di StevieG. Il destro a giro del centrocampista inglese e tutto ciò che di bello può regalarti una partita di calcio. Applausi per Henderson, applausi per Klopp.

 

Chelsea-Liverpool: San Diego

Chi conosce però Conte, e soprattutto la squadra di Klopp, sa benissimo che nella ripresa può aspettarsi di tutto. Il Liverpool è una delle squadre più rimontate della Premier e troppe volte è stato incapace di sigillare quanto di buono elargito nei primi tempi. Il pugliese però decide di non toccare nulla, fiducioso in un cambio di passo e di testa dei suoi uomini in campo. Proprio quando la partita sembrava scivolare via, arriva il lampo inaspettato. Matic mostra a Willian e Hazard, inguardabili questa sera, come si slalomeggia in area. Dopo aver steso mezza difesa avversaria, il serbo pesca in area quel diavolo di un Diego Costa. L’ispano-brasiliano apre il piattone e la deposita in rete. 5 gol in 5 partite. Una fame e una cattiveria che gli permetterebbero di caricarsi lo Stamford Bridge. Il calcio però è un gioco di squadra e stasera per Diego questa regola vale molto più del solito.

Lo sguardo spiritato di Diego Costa dopo il gol FOTO@PremierLeague
Lo sguardo spiritato di Diego Costa dopo il gol [email protected]

You’ll never “suffer” alone

Il Chelsea avrebbe tutto il tempo per impattare il match. Ma Conte continua per la sua strada e opta per tenere i suoi in campo. Il Liverpool abbassa un minimo il suo baricentro, ma non rinuncia assolutamente a giocare. Per caratteristiche e qualità dei suoi uomini, la squadra di Klopp non nasce per “gestire” una partita. L’unica via per i Reds è continuare ad attaccare ed è così che riescono ad abbassare la timida pressione dei Blues. Del triplo cambio di Conte all’85’ se ne parlerà abbastanza in Inghilterra questa settimana. Il salentino dovrà archiviare tutto al più presto, anche perché domenica si va all’Emirates per il derby con l’Arsenal. L’amara serata di Conte diventa dolcissima dal punto di vista di Klopp. Il tedesco si gode la sua personale vittoria contro quello che lui stesso aveva definito “il Guardiola italiano”. Spettacolare per oltre un’ora, compatto e sofferente nel finale. La Premier League merita un Liverpool del genere.

Il tabellino di Chelsea-Liverpool

CHELSEA (4-2-3-1): Courtois; Ivanovic, Cahill, Luiz, Azpilicueta; Kante, Matic (dal 84’) Fabregas; Willian (dal 84’) Moses, Oscar (dal 84’) Pedro, Hazard; Diego Costa. Allenatore: Antonio Conte.

LIVERPOOL (4-3-3): Mignolet; Clyne, Matip, Lovren, Milner; Henderson, Lallana, Wijnaldum (dal 90’) Stewart; Coutinho (dal 82’) Lucas Leiva, Mane, Sturridge (dal 57’) Origi. Allenatore: Jurgen Klopp

Marcatori: 17’ Lovren (L), 36’ Henderson (L), 61’ Diego Costa (C)

Ammoniti: Willian (C), Lucas Leiva (L)