Spalletti: “Sarò l’allenatore della Roma solo se Totti continua”

Una Roma bella a metà quella di Luciano Spalletti. I giallorossi stanno faticando moltissimo in Europa. Eliminati dalla Champions League dal Porto, prima partita di Europa League conclusa con un pari. Nonostante in campionato la squadra continui a macinare punti. Deve ancora arrivare la prima sconfitta per la Lupa, che da l’impressione di essere sempre sull’orlo di una crisi di nervi. Ma mai di crollare. Così Spalletti, in conferenza stampa prima del match contro la Fiorentina, ha provato a scuotere i suoi. Gli errori banali che facciamo, come ad esempio quello di Juan Jesus in Europa League, lo dimostrano. Dobbiamo essere più sicuri e giocare più semplici”.
Spalletti: “Salah va lasciato libero”
C’è chi, come Salah, viene lasciato libero di esprimere il suo calcio. “Attacca di continuo la linea, a volte da solo esce da alcune situazioni e non serve dargli troppe indicazioni. Ad Iturbe, ad esempio, ne vanno date di più, Salah è più estroso e ha più talento nel fare le cose. A volte però dovrebbe lottare in più su qualche pallone, solo questo”. Più applicazione, più abnegazione per rendere l’egiziano un giocatore a 360°. Spazio anche al capitolo infortunati prima della chiusura al vetriolo. “Vermaelen non ci sarà perché ha ancora dolore all’adduttore. Rüdiger tra poco inizierà ad allenarsi con la Primavera. Dzeko non ha giocato dall’inizio in coppa per essere fresco domani visto che abbiamo bisogno della sua fisicità, per me i portieri sono giocatori come altri, scelgo in base al momento”.
Luciano e Francesco, sempre insieme
La sfuriata nel finale di conferenza è dovuta ad un atteggiamento della stampa, nell’opinione spallettiana, completamente sbagliato. “È un genio, ma va gestito, e lui deve aiutarmi a far crescere altri giocatori. La scorsa stagione e adesso ci dà un contributo fondamentale, ma c’è anche il resto della squadra. Se la Roma sarà solo Totti non vincerà mai niente. Lui ha vinto tanto, ma da solo non basta. Sarà il campo a dire se questa è la sua ultima stagione. Se continuerà a giocare sarò ancora l’allenatore della Roma, altrimenti no”. Questa la chiusura al veleno di Spalletti che, dopo un monologo di nove minuti, lascia la sala conferenze con il brusio dei giornalisti che si alza sempre di più.