Jeremy Helan lascia il calcio per dedicarsi all’Islam

Jeremy Helan lascia il calcio per dedicarsi all’Islam

Jeremy Helan - FOTO lequipe.fr
Jeremy Helan – FOTO lequipe.fr

Il 24enne francese Jeremy Helan ha annunciato il proprio proposito di ritirarsi per dedicarsi alla religione, una decisione che in Francia sta facendo molto discutere.

Jeremy Helan è un giocatore che sta facendo parlare molto di se in Francia, suo paese di origine, ed Inghilterra, per l’annunciata volontà da parte sua di voler ritirarsi dal calcio a soli 24 anni per una singolare motivazione: Helan infatti un fervente musulmano praticante e per meglio dedicarsi alla religione, che rappresenta un aspetto importantissimo della sua vita, avrebbe preso di conseguenza la decisione di voler chiudere anzitempo la propria carriera, eliminando così una potenziale “distrazione” da una vita fatta di preghiere e di pratiche ad Allah.

LA CARRIERA

Helan ha cominciato la propria carriera nel 2001 con la piccola compagine dell’Aubervilliers, restando nelle selezioni giovanili del club transalpino fino al 2007 e cambiando squadra ogni anno da lì in poi. Dapprima è stato con il Clairefontaine, club della cittadina che ospita la Nazionale francese, per poi passare al Rennes nel 2008/2009 e la stagione dopo al Manchester City, accasandosi ai Citizens dopo una controversia relativa la fine del suo rapporto col Rennes, venendo sospeso per un mese. Helan ha anche esordito in prima squadra col Manchester City in Coppa di Lega, entrando ai tempi supplementari contro l’Aston Villa. Dal 2011 ad oggi è andato in giro in prestito in varie squadre inglesi, affermandosi in particolare allo Sheffield Wednesday. Se il proposito da parte di Helan di ritirarsi dovesse perdurare bisognerebbe prendere in considerazione anche l’aspetto contrattuale che lega il giovane al club d’Albione, con un accordo valido fino a giugno 2017.

CHI PRIMA DI LUI

Quello tra calcio e religione è un rapporto molto più frequente di quanto si possa immaginare, e riguarda anche altri sport. Limitatamente al pallone ricordiamo il portiere argentino Carlos Roa, che per un certo periodo della sua vita decise di praticare la Buona Novella. Nel tennis invece c’è la storia di Michael Chang, diventato predicatore per poi avere due figli dall’attuale moglie.