The Italian Job: “slaps in the face”, Guidolin paga per tutti

The Italian Job: “slaps in the face”, Guidolin paga per tutti

L'amarezza di Alberto Guidolin dopo la sconfitta contro il City FOTO@SwanseaCityFc
L’amarezza di Francesco Guidolin dopo la sconfitta contro il City [email protected]

Francesco Guidolin  ad un passo dall’esonero, la fotografia del weekend nero dei tecnici italiani in Premier League

Già alla stesura dei calendari, il weekend della 6/a giornata di Premier League era cerchiato con la matita blu. Per i gli allenatori italiani impegnati nel campionato inglese un turno complicatissimo. Quattro sfide in trasferta. Quattro sfide ad altissimo rischio. Nessun colpo di spugna e alcuna impresa. Il weekend più nero dei tecnici azzurri è arrivato, le conseguenze alle porte. Dal poker subito dal Leicester all’umiliazione nel derby per Conte. Questo è di Italian Job, The Big Crash.

Pronto, casa Leicester? Cercavamo i campioni in carica

Manchester United-Leicester 4-1 [22′ Smalling (M), 37′ Mata (M), 40′ Rashford (M), 42′ Pogba (M), 59′ Gray (L)]

Se il buongiorno si vede dal mattino, il primo tempo di United-Leicester poteva dirci tanto sul weekend dei tecnici italiani. Proprio sul campo dove pochi mesi fa arrivò il primo storico titolo, le Foxes vanno incontro a una “Caporetto” formato british. Nel Teatro dei Sogni va in scena il peggior Leicester targato Ranieri proprio al cospetto dell’odiatissimo “amico” Josè Mourinho.

In  poco meno di mezz’ora, Zieler è costretto a raccogliere la palla in fondo al sacco per quattro volte. I calci piazzati, benedetti da Ranieri nella passata stagione, diventano in incubo nel pomeriggio dell’Old Trafford. Per i padroni di casa segnano proprio tutti: Smalling, Mata, Rashford fino a Pogba. Ranieri nella ripresa lascia in panchina gli eroi Vardy e Mahrez, una punizione e allo stesso tempo un esempio per tutti. La perla di Gray nella ripresa rende il risultato finale un pizzico meno amaro. Domenica con il Southampton l’occasione per tornare quanto meno nel lato sinistro della classifica.

L'amarezza di Vardy e Mahrez, sostituiti dopo il primo tempo FOTO@Squawka
L’amarezza di Vardy e Mahrez, sostituiti dopo il primo tempo [email protected]

Le cannonate dei Gunners, i ricci di David Luiz

Arsenal-Chelsea 3-0 [11′ Sanchez (A), 14′ Walcott (A), 40′ Ozil (A)]

Dopo il calendario favorevole, i gol di Diego Costa all’ultimo respiro e i cori dello Stamford Bridge, sembra finita la dose di buona fortuna per il Conte in Blues. Chi ad inizio stagione aveva puntato le fiches sul tecnico salentino, sta cominciando a sentire il portafoglio sgonfiarsi. Nove punti nelle prime tre, uno solo racimolato negli ultimi 3 appuntamenti. Se la sconfitta contro il Liverpool era stata un campanello d’allarme, la disfatta dell’Emirates dichiara aperta la crisi del Chelsea.

L’infortunio di Terry ha lasciato la difesa di Conte nelle mani di Cahill e David Luiz, non la migliore compagnia per chi era abituato al motivetto “Barzagli-Bonucci-Chiellini”. Le ultime infelici uscite fanno scivolare i londinesi all’ottavo posto, ma una classifica di settembre lascia il tempo che trova. A destare preoccupazione è l’involuzione degli uomini di Conte, mai in partita contro avversari diretti come Reds e Gunners. Roman Abramovich non è certo noto per la sua pazienza e la competitività della Premier non fa sconti a nessuno, specie ai numeri uno.

david-luiz

“This is the end my only friend, the end”

Swansea-Manchester City 1-3 [9′, 65′ Aguero (M), 13′ Llorente (S), 77′ Sterling (S)]

A poco più di un mese dall’inizio del campionato, la Little Italy di Premier League rischia di perdere i primi pezzi. Sembra essere arrivata al capolinea l’avventura in terra gallese di Francesco Guidolin. Il tremendo trittico composto da Manchester City, Liverpool e Arsenal rischia di far saltare il banco già dopo la prima tappa. La rete di Llorente, la prima con la maglia degli Swans, ha tenuto i padroni di casa fino all’ora di gioco, prima di crollare sotto i colpi di Aguero e Sterling.

Un punto in cinque giornate rappresenta un bottino troppo magro per la presidenza americana, al di là degli avversari che lo Swansea si è ritrovato ad affrontare. Le voci dall’Inghilterra parlano di un esonero imminente, per lasciare la panchina nelle mani di Ryan Giggs. La fredda Abertawe si riscopre italiana per quest’occasione, silurando il tecnico che solo pochi mesi fa l’aveva salvata dalla Premiership. Tutto il mondo è paese caro Alberto, una lezione di cui tu non avevi assolutamente bisogno.

Senza mezze misure

Burnley-Watford 2-0 [38′ Hendrick (B), 50′ Keane (B)]

Dopo le splendide vittorie con West Ham e Manchester United, torna sulla terra il Watford di mister Mazzarri. Dopo gli impegni in serie contro squadre dal chiaro profilo europeo, dal Chelsea allo United, fino all’Arsenal, il livornese va a impattare contro l’inglesissima realtà del Burnley di Sean Dyche.

Confermata la cattiva abitudine dell’ex tecnico di Napoli e Inter, incapace a volte di dare le giuste motivazioni alle sue squadre dopo aver ottenuto grandi imprese. Il prossimo impegno contro il Bournemouth è l’occasione giusta per svelare il volto di questa squadra, e le sue ambizioni da lato sinistro della classifica.