Largo al factotum

Florenzi è l’anima della Roma. Giocatore universale e fondamentale per Luciano Spalletti
Giocatore e allenatore vivono l’uno per l’altro. Il tecnico toscano ama sperimentare schemi e formazioni diverse, mentre il giocatore romano è il vero jolly della squadra giallorossa. Da terzino ad esterno, da interno di centrocampista a trequartista. Il factotum di Luciano Spalletti si chiama Alessandro Florenzi. E nel post-partita arrivano tanti elogi da parte del suo allenatore:
“Prestazione importante, poi con le spizzate di Dzeko possiamo infilare la linea difensiva e se un giocatore ci crede fa bene. Florenzi dove lo metti dà sempre la sufficienza, è bravo sia in fase difensiva che in offensiva, è molto affidabile. Quel giocatore sulla trequarti ti permette di dare sostanza a centrocampo e andare a fare l’uno-due con i terzini. Di conseguenza il terzino che sale spinge dentro il campo l’esterno e il trequartista ha più soluzioni. Loro l’hanno fatto bene con Candreva nel primo tempo, è quello che cerchiamo di fare anche noi. Il trequartista che rientra ti da più equilibrio, anche se non ci è riuscito molto oggi viste le loro occasioni”.
La rabbia di Florenzi
Giornalista: “Oggi trequartista, manca solo il portiere…”
Florenzi: “Basta questi discorsi, per favore. Già sono stanco dopo il primo tempo…Grazie”.
Roma-Inter
Nel posticipo serale della settima giornata di Serie A tra Roma e Inter Spalletti opta per il 4-2-3-1 con Florenzi alle spalle dell’unica punta Dzeko. In quella posizione di campo il tecnico dei giallorossi preferisce collocare un giocatore bravo ad eseguire movimenti senza palla in area di rigore molto rapido di gambe. Solitamente il toscano schiera Nainggolan come trequartista, ma negli ultimi giorni il centrocampista belga ha avuto qualche problemino fisico. E così la scelta definitiva: Florenzi alla Perrotta. Inoltre, proprio al termine della gara in Europa League di giovedì scorso Luciano Spalletti aveva fatto intendere le caratteristiche del suo trequartista ideale analizzando gli ultimi minuti di Gerson. Osservando nel dettaglio i movimenti di Florenzi possiamo constatare che fin dai primissimi minuti il jolly giallorosso esegue i movimenti richiesti dal proprio allenatore.




Centrocampista-attaccante-sponda esterno che viene dentro al campo-terzino che sale. Schema provato sicuramente in allenamento da Luciano Spalletti per attaccare con più uomini possibili la linea difensiva dell’Inter.
Il gol di Dzeko
Non solo l’attacco della profondità. In occasione dell’uno a zero momentaneo di Dzeko è lo stesso Alessandro Florenzi a ricevere la sponda dell’attaccante bosniaco sul rinvio del portiere giallorosso. L’asse Salah-Bruno Peres, poi, funziona a meraviglia in fase di possesso.



Florenzi è indispensabile in questa Roma. Ha fame, voglia di combattere ed è sempre l’ultimo a mollare. Il ruolo? Basta questi discorsi…