Quattro gol per ripartire

Quattro gol per ripartire

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Sorride di nuovo Cristiano Ronaldo, che contro Andorra realizza quattro reti: con la maglia del Real, però, vive momenti difficili.

Quattro gol. Uno in più di quelli messi a segno fino ad ora nelle prime uscite stagionali con il suo Real Madrid. Con un bel poker Cristiano Ronaldo si sbarazza di Andorra nel match di qualificazione ai prossimi Mondiali, respirando a pieni polmoni aria nuova. Quella del gol. Lontano da quella rarefatta della Spagna, di Madrid. Certo, Andorra non è il Barcellona, ma segnare è sempre importante per un attaccante. Poker con la maglia della sua Nazionale per la prima volta in carriera. Che sia in campionato o in coppa, con la Nazionale o nel giardino di casa. Soprattutto per uno come Cristiano, in crisi di astinenza. O quasi.

L’infortunio “europeo” e la lenta ripresa

La stagione di Cristiano è iniziata solo alla terza giornata di Liga, rimasto fuori nelle prime due gare di campionato a causa dell’infortunio subito nella finale degli Europei di Francia. Un malanno che ha costretto il portoghese a diverse settimane di stop e ad una ripresa, lenta, e probabilmente non ancora completa. Sono evidenti, infatti, le difficoltà dell’asso portoghese. Lo sono state soprattutto nelle prime uscite stagionali. Out contro Real Sociedad e Celta Vigo, Ronaldo è rientrato contro l’Osasuna alla terza di Liga e, dopo sei giri di lancetta, ha realizzato la prima rete stagionale. Assist di Bale, tap-in vincente e rete all’esordio dopo due mesi di stop. E’ tornato Ronaldo? No, non proprio. Dopo aver segnato la rete del pareggio contro lo Sporting Lisbona in Champions, gara poi vinta dalle merengues, alla quarta giornata contro l’Espanyol Cristiano non ha preso parte al match. Troppi per lui due incontri ravvicinati.

Il ritorno di CR7 e l’inizio della pareggite

Quattro partite e altrettante vittorie per gli uomini di Zinedine Zidane, con il pieno recupero di Ronaldo che è ormai cosa certa. Il portoghese contro il Villareal torna tra i titolari, Zizou già pregusta il primato: lui a punteggio pieno, il Barcellona sconfitto dall’Alaves alla terza giornata e impegnato nel match contro l’Atletico Madrid. Fiducia a CR7. Il bomber è in campo, ma qualcosa non va come previsto. Solo qualche tiro sparacchiato verso la porta avversaria, poi un colpo di testa bloccato sulla linea da Asenjo e un calcio di punizione innocuo sul finale di gara. Nel mezzo Sergio Ramos prima regala un calcio di rigore, trasformato da Bruno Soriano, poi mette a segno il gol del pareggio. Merengues fermate dopo 16 vittorie consecutive, tra finale della scorsa stagione e inizio di quella in corso. Torna Ronaldo e il Real si ferma. Il portoghese è impalpabile. E per giunta arrabbiato.

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Il Cristiano Furioso

L’ira del Cristiano Furioso si infrange sul volto di mister Zidane che, contro il Las Palmas, alla sesta di campionato, lo sostituisce a venti minuti dalla fine. Rabbia che si acuisce quando la squadra di Setien pareggia sul finale di gara con Araujo, dopo le reti di Asensio, Tanausu e Benzema. “Perché togli me? Faccio di tutto per segnare il 2-1 e mi prendete per il cu**. Mancano 20 minuti”, avrebbe esclamato CR7 uscendo dal campo. “Quella di Cristiano è una rabbia normale. Adesso però è ora di pensare alla partita di Champions. Io non sono stupido e Cristiano è intelligente. Siamo qui per lo stesso scopo”, la replica del tecnico francese a poche ore dal match contro il Borussia Dortmund. E nella notte di Champions contro i tedeschi Ronaldo c’è.

Gol da Champions e fischi Real

C’è e si vede. Passano 17 minuti e il portoghese regala il vantaggio ai suoi dopo l’ennesimo assist di Bale: colpo di tacco del gallese e conclusione vincente di Cristiano. La squadra di Tuchel, però, non si arrende e conquista due volte il pareggio, l’ultimo con Schürrle a fine match. Nel mezzo Ronaldo, più in palla rispetto alle ultime uscite, sciupa un paio di occasioni non da lui. Ennesimo pareggio per gli spagnoli, che dopo il 2-2 contro i tedeschi e i due pari in campionato, si inceppano anche contro l’Eibar. Gli uomini di José Luis Mendilibar al Santiago Bernabeu passano addirittura in vantaggio con Fran Rico al 6′, poi ci pensa Bale a riacciuffare il risultato. Stavolta è Ronaldo a ricambiare il favore: due dei tre gol del portoghese, infatti, sono arrivati grazie a precisi passaggi del gallese. Al 17′ è 1-1, risultato invariato al fischio finale. Fischi di altro tipo, invece, piovono dalle tribune, in direzione degli uomini di casa, ma soprattutto di Cristiano Ronaldo.

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Dubbi e rabbia in valigia, il Portogallo per la rinascita

Testa bassa, broncio, rabbia. Il viso di Cristiano racconta ciò che le parole, forse, non riescono a spiegare. “Il problema del Real Madrid in questo momento è Cristiano Ronaldo. Non sta bene fisicamente ed è il loro miglior giocatore”, ha tuonato Fabio Capello, ex allenatore delle merengues. Difficoltà fisica o mentale, poca tranquillità o insofferenza, i dubbi permangono e Ronaldo li porta con sé nel ritiro lusitano. Li lascia però in valigia. Non è un problema per la sua Nazionale, Cristiano. Contro Andorra è finalmente il suo giorno. Risultato finale 6-0, CR7 ne segna quattro: sinistro, testa, destro, a volo e di controbalzo. E’ inarrestabile.

E se gli ospiti terminano la partita in nove uomini è perché certe folate offensive e determinate giocate non riescono proprio a contenerle. Allora intervengono, con le cattive. Due fallacci su Ronaldo, due espulsioni per Rubio e Rebes. Andorra non è il Barça, certo, ma quattro gol sono un toccasana per spirito e corpo. Per mente e cuore di un Ronaldo mai così in difficoltà in carriera. Lunedì Far Oer-Portogallo potrebbe diventare nuovo palcoscenico per lo show di Cristiano, poi testa e animo al suo Real. Venerdì prossimo c’è il Betis, tre punti da conquistare e il gol da ritrovare. Reti che in campionato mancano già da un po’. E per uno come lui stazionare a quota 1 in classifica marcatori, con l’ottava giornata alle porte, è qualcosa ai limiti del reale.

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