In viaggio con Totti: “Avevo firmato con la Samp, Cassano il migliore”

In viaggio con Totti: “Avevo firmato con la Samp, Cassano il migliore”

Francesco Totti, Roma - Serie A
Francesco Totti, Roma – Serie A

Serie A – Totti parla della sua storia in giallorosso al CdS e rivela: “Ho pensato seriamente di lasciare la Roma per il Real Madrid. Cassano e Zeman i migliori con cui abbia mai lavorato”.

E’ e sarà per sempre il Capitano. Per i romani un idolo, soprattutto un fratello. Francesco Totti e la Roma, un amore che va avanti da 25 anni – giubilare, degno dei Papi – e che trova massima espressione in quei pochi minuti che gli vengono concessi attualmente da Spalletti, in cui è solito esaltarsi. Oggi il Re di Roma si è raccontato sulle colonne del Corriere dello Sport, un modo per rivivere il suo viaggio con la Lupa: “Dalla strada alla Roma ho avuto un percorso giusto. Ho giocato alla Fortitudo e dopo tre anni sono passato alla Smit di Trastevere. Disputammo un’amichevole con la Roma, in cui non giocai. Però mi misi a palleggiare da solo a bordo campo. C’era Ermenegildo Giannini alla Roma in quel periodo. Mi guardò e mi prese senza che giocassi“.

Roma e la passione di Totti

Roma città, non perché sono romano, ma la reputo la città più bella del mondo. Ha tutto: mare, montagne, monumenti, sole. Ha la passione dei romani. E poi la Roma nel calcio. Ho sempre tifato per questa squadra. Quei colori erano nella mia stanza e nei miei sogni fin da piccolo. Io ho indossato per venticinque anni questa maglia, l’unica che abbia avuto, porto la fascia da capitano. Cosa dovrei volere di più dalla vita?”.

Poteva andare al Real: “Sì, era il 2003. C’era Capello con i Sensi, vivevamo un momento molto particolare tra me e la società, alcune cose non andavano nel verso giusto. Avevo chiesto alcune cose specifiche. Loro sembravano ignorare le mie aspettative. Il Real Madrid spingeva a tutti i costi perché giocassi da loro. Era l’unica squadra al mondo per la quale io, a malincuore, avrei potuto lasciare Roma. Ci pensai seriamente. Però alla fine la famiglia, gli amici, mia moglie, mi hanno aiutato a capire tante cose, così sono rimasto qua. E considero che sia stata una fortuna”.

L’aiuto alla famiglia Sensi: “E’ stata una cosa mia, volevo aiutare la famiglia Sensi che ha fatto tanto per la Roma. Sono stato contento che non sia uscito più di tanto, che non se ne sia parlato tanto. L’ho fatto veramente per la squadra, per i colori che ho sempre amato, per i Sensi perché loro mi hanno trattato sempre come un figlio. Per me quando c’è il rispetto c’è tutto e siccome mi hanno sempre portato rispetto, io ho cercato di ricambiare”.

Francesco Totti, Roma-Sampdoria - Serie A 2016/17
Francesco Totti, Roma-Sampdoria – Serie A 2016/17

Il sale della sua storia

Il migliore giocatore con cui abbia giocato: “Tecnicamente Cassano. Parlavamo sul campo, ci trovavamo in qualsiasi momento. Poi con lui avevo un grandissimo rapporto anche fuori dal campo, c’era sintonia totale. Poi Batistuta, Montella, quelli sono giocatori che hanno fatto la storia del calcio. Vanno ricordati perché era un piacere vederli e ho avuto la fortuna di giocarci anche insieme”.

Il tecnico che lo ha segnato: “Zeman era quello con cui mi sono trovato meglio di tutti. Non ho avuto mai problemi con gli allenatori perché ho fatto sempre il mio dovere, li ho sempre rispettati e, questo lo ribadisco un’altra volta, io alla Roma non ho mai cacciato via un allenatore, non ho mai voluto un allenatore. Ha fatto sempre tutto la società. E’ inutile che fuori dicano Totti ha cacciato via quello o ha voluto quell’altro, io non ho mai messo bocca su niente. Questo lo voglio precisare perché è giusto si sappia la verità. Per me chi veniva veniva, l’importante era che fossero allenatori vincenti. L’unico con cui ho avuto un po’ di problemi è stato Carlos Bianchi. Conosceva tanti giocatori stranieri perciò i romani non è che lo convincessero tanto. Poi essendo io giovane aveva cercato in tutti i modi di spingermi verso altri orizzonti”.

Francesco Totti, Roma - Serie A 2016/17
Francesco Totti, Roma – Serie A 2016/17

Tra rivelazione e futuro

Totti rivela allora: “Mi ero messo d’accordo con la Sampdoria. Firmai e il giorno dopo ci fu un torneo all’Olimpico con Ajax e Borussia Dortmund. Fu la sera prima che io andassi a Genova. Ma gli Dei di Roma si ribellarono e fu una serata magica, per me storica. Quella sera feci due goal sia all’Ajax che al Borussia Dortmund. Dopo la partita il presidente Sensi s’impuntò e disse: lui da qua non va via. Alla fine saltò tutto con la Sampdoria e rimasi in giallorosso. Bianchi disse o Totti o me e Sensi disse Totti“.

“Il momento più felice? Vabbè, leviamo la vincita dello scudetto perché era un mio obiettivo di tutta la vita. Penso che il momento più felice sia quest’ultimo periodo. L’ultimo anno che ho passato è stato veramente brutto, perché non mi aspettavo tante cose. Però alla fine l’orgoglio, la passione, la determinazione, lo spirito, il mio carattere mi hanno aiutato a cambiare molte cose e ora sto davvero bene e mi sento come quando ero ragazzo. Sono sereno”.

Il futuro: “Sarà un’altra vita, un’altra carriera bella. Sinceramente non so cosa farò. Però spero di rimanere per sempre nella Roma. Questo è il mio desiderio, e mi auguro e voglio aiutare la società nella quale ho speso la gran parte della mia vita. Sarei davvero felice se potessi essere di aiuto alla Roma”.

(fonte Corriere dello Sport)

Stefano Mastini