Cerci svela: “Vicino al Manchester City, alla Lazio come Candreva”

Cerci svela: “Vicino al Manchester City, alla Lazio come Candreva”

Alessio Cerci Napoli-Genoa
Cerci fonte: http://genoacfc.it/

Alessio Cerci, fantasista dell’Atletico Madrid,  ancora ai box per un problema al ginocchio non vede l’ora di tornare a giocare. A gennaio l’ex Toro potrebbe tornare in Italia: Lazio e Bologna sono sulle sue tracce già da tempo. E in un’intervista ai microfoni de “Il Corriere dello Sport” Cerci ha svelato anche il mancato passaggio al City ai tempi di Roberto Mancini.

Infortunio

“L’infortunio è alle spalle, il ginocchio destro risponde veramente bene. Nel giro di un mese, un mese e mezzo, sarò pronto per giocare. Sto molto meglio e di questo sono felice, continuo la rieducazione. Ho iniziato a correre in campo, mi esercito con il pallone, effettuo passaggi, ho iniziato a calciare, svolgo un lavoro fisico più intenso. Tra qualche giorno andrò a Barcellona, è previsto un ulteriore controllo con il professor Cugat”.

Futuro

“E’ normale, preferirei tornare in Italia, è il Paese che mi ha cresciuto calcisticamente, se troverò una soluzione rientrerò volentieri. Ma non escludo altre opzioni, non sarebbe un problema giocare all’estero. Chiedo fiducia, sceglierò chi me la concederà”.

Atletico Madrid

“Non ho avuto niente contro nessuno, ho fatto le mie scelte. Simeone mi ha sempre rispettato, faceva scendere in campo chi pensava fosse più adatto. Non giocando mai la scelta è stata obbligata. In quel periodo avevo buonissime soluzioni, ho scelto il Milan, pensavo fosse l’opzione giusta. In rossonero non è stato facile per una serie di motivi”.

Lazio

“Non sarebbe un problema giocare nella Lazio. Nella Roma ci sono cresciuto, ho bei ricordi, ma il calcio porta a fare delle scelte che diano l’opportunità di giocare. Candreva inizialmente ha avuto problemi, poi ha conquistato tutti i laziali. Il suo esempio è lampante”.

Estate

“C’era l’interesse della Lazio, non erano convinti per via del ginocchio destro, vediamo cosa succederà nei prossimi mesi. Il Bologna ha calcolato i miei tempi di recupero, erano un po’ più lunghi, hanno preferito aspettare. Mi hanno dato una mezza parola per gennaio. Si vedrà anche in questo caso”.

Nazionale

“Con Ventura in panchina ho una possibilità in più per tornare in azzurro, sarei felice di ritrovarlo come ct. Lavorerò sodo per raggiungerlo in Nazionale! Lo considero il miglior allenatore italiano, ha una marcia in più, ha bisogno di tempo per incidere. Il suo calcio è fatto di meccanismi, prepara le partite con precisione. Ci vuole pazienza, ci vuole tempo per assimilare il suo gioco anche se lui sa spiegarlo benissimo. E il tempo in Nazionale non c’è, gli allenamenti sono limitati. Ventura farà risultati, è determinatissimo, non ci dorme la notte se non ottiene ciò che vuole. So quanto ci tiene, avrà ragione lui”.

Mancini

Mi voleva al City prima che firmassi con la Fiorentina, fui vicinissimo al club inglese, poi fecero marcia indietro, penso a causa di una scelta societaria, non di Mancini. Provò a prendermi anche dopo il primo anno di Firenze, mi chiamò Ventura e andai a Torino”.