Gerard Piqué, polemiche e ritiro

Gerard Piqué, polemiche e ritiro

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La Spagna sconfigge l’Albania e guadagna la testa del girone insieme all’Italia. L’ottimo inizio del ciclo Lopetegui lascia ben sperare, ma ci sono altri problemi da risolvere. L’ex allenatore del Porto ha risollevato un gruppo che sembrava sazio e svogliato dopo l’impero di Del Bosque. C’è un neo, però, nell’ottimo periodo degli spagnoli, ed ha un nome e un cognome: Gerard Piqué. Come sappiamo da anni, il difensore del Barcellona porta avanti la causa della Catalogna. Nato e cresciuto proprio a Barcellona, il calciatore catalano è al centro di polemiche politiche. Il suo pensiero autonomista e le manifestazioni dell’ex Manchester United, infatti, sono diventate indigeste per il popolo spagnolo. I suoi atteggiamenti e le sue parole, talvolta portate all’estremo, insospettiscono e colpiscono sempre di più.

L’ultima accusa

A destare alcuni dubbi, nella sfida con l’Albania, è stata la divisa del numero tre della Spagna. La squadra di Lopetegui è scesa in campo con la seconda maglia: un completo bianco che prevede, nella versione senza maniche, due strisce sul braccio con i colori spagnoli. Un richiamo ai colori nazionali. Colori, però, non presenti sulle braccia di Piqué che indossava la divisa estiva. L’anomalia non è passata inosservata, e immediatamente si sono scatenate numerose polemiche. Sui social network si è parlato di uno sgarbo da parte del difensore del Barcellona. Il suo pensiero indipendentista ha scatenato l’ira dei tifosi, convinti che Piqué abbia tagliato la parte della maglia con i colori spagnoli. L’ennesimo gesto di sfida secondo il pubblico spagnolo, stufo di dover sopportare alcuni comportamenti del calciatore catalano.

Addio

Ad essersi stufato, però, non è solamente il tifo spagnolo, ma anche lo stesso Piqué. Al termine del match contro l’Albania, il difensore ha annunciato il suo addio alla nazionale dopo i mondiali di Russia: “Il Mondiale in Russia sarà la mia ultima manifestazione con la Spagna. Non è uno sfogo, è una decisione meditata da tempo che riflette il mio stato d’animo. Però stasera ho tagliato le maniche soltanto perché erano corte e mi davano fastidio”.

Una decisione dura quella presa dal difensore catalano, ma dovuta alle troppe polemiche intorno alla sua figura. Il calciatore del Barcellona è evidentemente distrutto dalle troppe critiche riguardo il suo pensiero politico. Il sospetto e la cattiva fede con cui viene giudicata ogni sua azione ed ogni suo gesto hanno distrutto il difensore, esasperato e annoiato dalle critiche: “Ho provato di tutto, ma non ce la faccio più, questa storia delle maniche è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Anche se dopo il Mondiale avrò solo 31 anni, me ne vado. Ho sempre dato tutto per questa maglia e su questo non c’è dubbio. C’è gente che crede che sia meglio che io non stia più qui. Sono entusiasta del progetto di Julen e per questo che non lascio oggi. Abbiamo cominciato insieme e finiremo insieme”.