Petri (Fiorentina): “Dopo la doccia i calciatori mangiano il sushi”

Petri (Fiorentina): “Dopo la doccia i calciatori mangiano il sushi”

Fiorentina-Milan, Paulo Sousa - Serie A
Fiorentina-Milan, Paulo Sousa – Serie A

Nel calcio anche l’alimentazione è fondamentale per un atleta professionista. In un’intervista a “La Repubblica” il nutrizionista Cristian Petri che collabora da tre anni con la Fiorentina ha svelato le usanze e le tradizioni dello spogliatoio viola.

Mangiare è socializzazione

“Non bisogna mai dimenticare che mangiare è socializzare. Se un calciatore ha il compleanno del figlio, o se deve festeggiare con la sua compagna, non deve rinunciare per forza ad un dolce in più o ad un bicchiere di vino. Esagerare con le rinunce può essere controproducente esattamente quanto il contrario.  Noi portiamo avanti un processo di educazione alimentari. La costrizione non porta a niente. Nei giorni immediatamente precedenti o successivi ad una gara non devono assumere alcol. Ne va delle loro prestazioni ma sono davvero tutti ragazzi molto responsabili”.

Il giorno della partita

“Entro mezz’ora dalla fine di una partita (finestra metabolica nella quale l’organismo, dopo uno sforzo, assorbe il cibo nel migliore dei modi) diamo ai ragazzi degli alimenti liquidi (frullati, centrifughe) composti per tre quarti da carboidrati e per un quarto da proteine. Ognuno di questi è diverso, in base a metabolismo basale, struttura fisica e ruolo. Un difensore, tanto per capirsi, consuma diversamente da un centrocampista. Stesso discorso per l’intervallo tra il primo e il secondo tempo. Dopo la doccia, poi, serviamo un pasto solido. Ultimamente abbiamo introdotto il sushi, perché unisce i carboidrati del riso alle proteina nobili del pesce“.

Metodo Fiorentina

“Preferiamo dar da mangiare piuttosto che far prendere pillole o pasticche. Da questo presupposto, per esempio, è nato il gelato alla barbabietola. Io posso avere una grande idea, ma se non ci fosse chi sa cucinare bene sarebbe inutile”.

Recupero

“Per un atleta è il momento più importante. Un frutto, uno yogurt, o anche un bicchiere di latte caldo perché il calore, questo è provato, concilia il riposo”.

Cultura del biologico

“Il bio è un marchio. Significa poco. I consigli sono quelli di preferire frutta e verdura di stagione e di prestare attenzione alla provenienza degli alimenti ma leggendo bene le etichette. È chiaro che le arance siciliane siano preferibili, ma se ci mettono un mese ad arrivare a Firenze allora meglio l’arancia dell’orto del vicino”.