Santon attacca: “I dottori possono dire ciò che vogliono. Io posso giocare”
Davide Santon è rinato a Milano. Mancini l’ha prima voluto e poi l’ha scaricato. Grazie a De Boer il terzino italiano è tornato a correre sulla fascia, ma in estate l’ex Newcastle non ha passato le visite mediche con il Napoli a causa di un problema al ginocchio. In un’intervista al quotidiano “Tuttosport” David Santon ha raccontato gli ultimi mesi in maglia nerazzurra.
Scaricato da Mancini
E’ stato Roberto Mancini a rivolerlo fortemente all’Inter, ma poi cos’è successo? L’ex Newcastle spiega: “E’ stata un’estate dura: c’era Mancini, che mi considerava la quarta, quinta scelta, e avevamo scelto di prendere strade diverse per far sì che non perdessi un anno. Così non è stato e si vede che il mio destino prevedeva che restassi qui. La storia poi la conoscete: è arrivato De Boer che mi ha dato fiducia e ho ricominciato a giocare. Però ce ne ho messo pure del mio, perché non ho mai mollato”. Poi aggiunge: Ha preferito altri giocatori rispetto al sottoscritto, come peraltro lecito, ci mancherebbe. Io, di riflesso, ho iniziato a guardarmi intorno. Però continuo a non capire perché abbia voluto riprendermi per poi, dopo appena mezza stagione, decidere che non andassi più bene“.
Il calvario delle visite mediche
In estate Santon, inoltre, è stato anche ad un passo dal Napoli, ma il terzino italiano a causa di un problema al ginocchio non ha passato le visite mediche con il club partenopeo: “E’ vero, il mio ginocchio va gestito. Non posso certo giocare 5 partite in 15 giorni, ma da qui a non passare le visite mediche ce ne passa. Invece è successo, ma i dottori che mi hanno detto no possono pensarla come vogliono, io posso giocare e non ho problemi. Come peraltro è sotto gli occhi di tutti…”.
De Boer
L’arrivo di De Boer sulla panchina dell’Inter, poi, è stato importante per ritrovare di nuovo il campo: “Quando è arrivato, mi ha subito parlato. Sapeva che avevo affrontato un’estate difficile, che avevo bisogno di allenarmi e di tempo per tornare al 100%. Mi ha detto che aveva intenzione di schierarmi titolare e così è stato. Per un giocatore è importante sentire la fiducia del suo allenatore: dopo le parole di De Boer ho infatti maturato la convinzione che, se mi fossi allenato per bene, avrei potuto giocarmela con tutti”.
Un nuovo attacco a Mancini
Prima della partita con il Palermo i tifosi dell’Inter, però, ricordavano la brutta prestazione nel derby di Milano: “Lì Mancini mi ha un po’ mandato al massacro. Non giocavo da quattro mesi, mi ha spedito in campo senza che me lo aspettassi. Quando non ero pronto per giocare né mentalmente né fisicamente. Ciò non toglie che sarò sempre grato a Mancini per avermi riportato all’Inter”.
Ora Santon si sente rinato e vuole dimostrare ancora il suo valore.