Atalanta, Gasperini: “Criticato a priori, Milano ferma nelle idee”
Serie A – Continua la maledizione Gasperini per l’Inter. Dal 2011, il tecnico piemontese ha vinto 4 volte contro i nerazzurri e ha il dente avvelenato: “Io e De Boer diversi, a Milano solo critiche”.
L’Inter e Gian Piero Gasperini. La prima è una squadra che sembra orfana di se stessa, il secondo un ex di lusso e dal dente avvelenato. Questi i leit motiv che hanno dominato il match disputato ieri all’Atleti Azzurri di Bergamo. Una vittoria importante per la Dea lanciata nelle zone alte della classifica, mentre i nerazzurri sono costretti – loro malgrado – a leccarsi le ferite. Sono i baffi, invece, quelli leccati dall’allenatore ex Genoa che nel post partita ha spiegato: “Siamo stati lucidi. Nel primo tempo siamo stati superiori sul piano tecnico, quello più favorevole all’Inter sulla carta”.
Ha aggiunto Gasperini all’uscita dal campo: “Non avevamo mai giocato con questa precisione, questa sicurezza, questa personalità. Fino all’intervallo, abbiamo dominato la partita: merito nostro, ma qualche demerito l’ha avuto anche l’Inter, che ha iniziato sotto ritmo. Ciò non toglie comunque nulla alla nostra prova: il pareggio non sarebbe stato giusto. Quella nerazzurra, a mio avviso, resta una grande squadra, che può fare male in qualsiasi momento, come accaduto con il gol di Eder. La verità è che bisognava raddoppiare prima”.

Gasperini e De Boer
Un arduo confronto. Entrambi gli allenatori adesso vengono messi sui due piatti della bilancia, accomunati da una partenza non proprio felice; come se la panchina nerazzurra fosse sinonimo di insicurezza e difficoltà: “Gasperini e De Boer? Sono storie completamente diverse. La mia è durata solo tre giornate di campionato e una di Champions League. Si può dire che non è neanche iniziata. Nei miei confronti ci fu una critica fortissima, quasi un rifiuto a priori per la difesa a 3. Da allora è trascorso molto tempo e nel frattempo la Juve ha vinto 5 scudetti con la difesa a 3 e probabilmente vincerà anche il sesto”.
Poi la stoccata: “A Milano ho trovato un ambiente molto fermo sulle proprie idee. De Boer, per me, è stato un idolo da calciatore e spero che possa superare questo momento, glielo auguro con tutto il cuore. Mi dispiace per i colleghi che vivono periodi difficili. Ci ero in mezzo anche io un mese fa e so cosa vuol dire. Ma nel calcio può cambiare tutto in poco tempo”.
(fonte Corriere dello Sport)
Stefano Mastini Follow @StefanoMastini1