Formula 1, le pagelle del Gp del Messico: direzione gara indecente
Il Gp del Messico si è concluso tra le polemiche e con diversi episodi “da moviola”. Lewis Hamilton tiene aperto il mondiale, Sebastian Vettel e Max Verstappen si dichiarano guerra ufficialmente dopo qualche scaramuccia a distanza. Le pagelle del week end messicano di Formula 1.
HAMILTON VOTO 9.5
Mezzo punto in meno perchè allo spegnimento dei semafori scatta bene ma arriva lungo alla prima chicane. L’errore di fatto si trasforma in vantaggio e passa inosservato, almeno fino al delirio finale Vettel-Verstappen. In ogni caso dopo aver rotto la maledizione della vittoria numero 50 il campione in carica sembra non volersi più fermare. 51 vittorie in carriera, le stesse di una leggenda come Alain Prost. Chapeau.
VETTEL VOTO 8.5
Un week end che avrebbe potuto avere tutto un altro sapore. Tutto meravigliosamente perfetto, eccezion fatta per il Q3. Re del venerdì e in carrozza fino al momento decisivo delle qualifiche, quando perde il treno per la vittoria. La rimonta dal 7° al 3° posto è comunque esaltante e dimostra il valore del 4 volte campione del mondo. La stagione 2016 sarà anche avara di soddisfazioni, ma ci ha regalato una collezione di team radio leggendari da far impallidire persino Raikkonen. La direzione gara prima gli assegna il terzo posto, poi glielo toglie per la manovra su Ricciardo
RICCIARDO VOTO 7
Non fosse stato per lo sciagurato compagno di box, il podio verosimilmente sarebbe stato suo anche in pista. Ci prova con tanto cuore e col consueto manico straordinario, ma questa volta Vettel gli sbatte la porta in faccia. Nel post gara ha da ridire sulla manovra del tedesco e sulle decisioni della direzione gara. A differenza del dirimpettaio però, ha tutto un altro stile. La direzione gara lo ascolta e penalizza di 10 secondi Vettel. Altro podio in cascina per mister sorriso.
ROSBERG VOTO 6.5
La faccia del biono tedesco è quella di chi sa di avere il mondiale in tasca. A questo punto però, dopo una stagione clamorosa da 10 vittorie, ti aspetti la zampata da campione che chiude i giochi prima del dovuto. Invece sembra che il leader della classifica piloti abbia tirato i remi in barca. Rischioso, molto rischioso. Perchè il rivale non molla e basta un piccolo problema tecnico perchè la grande festa si trasformi nella grande beffa.
RAIKKONEN VOTO 6
Ancora una volta più veloce del compagno in qualifica. In gara viene sacrificato in favore di un Vettel comunque più consistente. Regala comunque uno dei sorpassi più belli di giornata e infiamma il pubblico messicano.
HULKENBERG VOTO 8
Nel week end che doveva essere di Sergio Perez, è lui l’uomo copertina in casa Force India. In qualifica piazza la zampata che lo pone tra le Red Bull e le Ferrari. In partenza si esalta e crea scompiglio nelle posizioni di testa. Alla fine è settimo perchè il mezzo vale quello che vale. Comunque davanti al padrone di casa.
VERSTAPPEN VOTO 4
Perennemente sul filo del rasoio. Da una parte l’estremo divertimento che regala al pubblico. Dall’altra un approccio alle corse da “Cocco di Bernie” che andrebbe stigmatizzato. Ancora una volta il parapiglia finale è creato dall’olandese volante, che nel post gara non si tira indietro e si getta nella mischia sparando a zero su Vettel. Tra i due litiganti, alla fine gode Ricciardo. Ancora una volta.
DIREZIONE GARA VOTO 2
Dell’ultima gestione ottimale di quanto avvenuto in pista si è ormai persa la memoria. Con il “vaffa” via radio a Charlie Whiting, Vettel si è fatto portavoce di milioni di appassionati che di questo 2016 ci hanno capito poco e niente. La tiritera finale assegna il podio a Ricciardo. Il problema è che Hamilton non è stato sanzionato per una manovra analoga a quella di Verstappen (c’è da tenere aperto il mondiale?) e allo stesso modo Vettel è stato penalizzato per una manovra che decisamente meno pericolosa di alcune effettuate in passato dallo stesso Verstappen e non sanzionate. Ancora due gare al termine di questa lenta agonia. Forse.
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