Barcellona, la sagra degli errori e tanta presunzione
Il Manchester City supera il Barcellona sfruttando gli errori della retroguardia blaugrana. L’uno a uno di Gundogan cambia l’inerzia della partita.
Nei primi quaranta cinque minuti il Barcellona domina, ma non chiude la partita. Messi porta in vantaggio i suoi, ma i blaugrana potrebbero segnare altri reti senza problemi. Suarez, Neymar e la stessa Pulce peccano di presunzione e negli ultimi venti metri sbagliano costantemente scelta nel mandare il compagno più libero alla conclusione. Le occasioni per raddoppiare sono circa sei. Il City di Guardiola resta solo a guardare, i dati del possesso palla della prima frazione di gioco sono nettamente a favore degli spagnoli. I centrocampisti inglesi provano a pressare gli uomini di Luis Enrique senza risultati eccellenti. Neymar è una scheggia sulla fascia sinistra, Messi non dà punti di riferimenti. Ma si sa. Se non segni, poi gli avversari ti puniscono. E proprio su un errore dei difensori blaugrana in uscita, il Manchester City ne approfitta segnando così il momentaneo uno a uno con Gundogan.
VANTAGGIO BARCELLONA

PARI CITY


Luis Enrique commenta la brutta prestazione dei suoi
“Abbiamo avuto i primi quaranta minuti scandalosi nel senso che potevamo chiudere la partita. Da un errore individuale è cambiato il mondo. Se uno avesse spento sul nostro vantaggio la televisione non avrebbe potuto credere al risultato finale. Abbiamo perso e commesso molti errori. Questa non è una macchina in cui si inserisce un pallone ed esce una coca cola. Non abbiamo l’abitudine di abbatterci quando perdiamo e non ci esaltiamo quando vinciamo”.