The Italian Job: la settima di Conte, le tavole di Moses

The Italian Job: la settima di Conte, le tavole di Moses

Antonio Conte suona la settima sinfonia, trascinato dal gregario Moses. Ranieri si salva all’ultimo minuto, Mazzarri cade in casa

Unbeaten vs Unbeaten. Due mesi d’imbattibilità contro l’imbattibilità assoluta. Qualcosa sarebbe cambiato dopo Chelsea-Tottenham di sabato sera e, come spesso è capitato negli ultimi tempi, sono gli avversari dei Blues a farsi da parte. Antonio Conte batte ancora cassa, ed è la settima di fila in campionato. Un passo che sta diventando ormai insostenibile anche per gli altri tecnici di casa nostra. Punticino vitale per Ranieri a tempo scaduto, addirittura piatto vuoto per  Mazzarri che cade tra le mura amiche di Vicarage Road. Ladies and gentlemen a voi il weekend degli allenatori italiani impegnati in Premier League. A voi The Italian Job.

La salvezza dagli undici metri

Leicester-Middlesbrough 2-2 [13’, 71’ Negredo (M), 34’ Mahrez rig. (L), 94’ Slimani rig. (L)]

Tra cuore e disperazione il confine a volte può essere molto labile. Il sentimento che ha spinto Wes Morgan a puntare la difesa del Boro al tempo scaduto probabilmente aleggia tra le due parti. Slalomeggiava  come Mahrez, portando con sé tutti i suoi generosissimi 94 kg di forza e caparbietà. La freddezza di Slimani dal dischetto ha salvato la pelle al Leicester, colpita per due volte dal morso dello Squalo Negredo. Un punto per le Foxes che ne vale altri mille, che quanto meno scongiura la terza sconfitta di vila, e tiene lo stesso Middlesbrough dietro in classifica.

Per l’ennesima volta in stagione i ragazzi di Ranieri vanno sotto nei primissimi minuti. Un difetto che il tecnico testaccino conosce bene ma che ancora non riesce ad aggirare. E se l’anno scorso le rovesciate di Okazaki s’insaccavano magicamente, quest’anno si infrangono tristemente sulla traversa. La fotografia di annate diverse. Il riassunto di una stagione complicata.

Il confronto tra le due rovesciate di Okazaki. Quella da 3 punti la scorsa stagione contro il Newcastle. Sola trasversa quest’anno contro il Middlesbrough

Fortuna, tre punti e buone maniere, come perdere tutto in un pomeriggio

Watford-Stoke City 0-1 [29’ aut. Gomes]

La cara vecchia Legge di Murphy: “Tutto quello che può accadere…accadrà”. Questo turno a farne le spese è il povero Walter Mazzarri, che fai i conti con la sfortuna e lascia i tre punti allo Stoke City. Infortunio di Kaboul, espulsione di Britos e soprattutto autorete di Gomes. Il livornese ci mette anche dal suo, quando a fine partita dimentica le buone maniere “british” e non stringe la mano a Hughes. I due risolveranno negli spogliatoio, ma la Premier è una lega che difficilmente perdona e dimentica queste mancanze.

Seconda sconfitta in tre partite per gli Hornets, che rimangono però attaccati all’Everton, sconfitto dal Southampton. Match bruttino per i padroni di casa, sottotono e sottoritmo per tutti i 90 minuti. Mazzarri fa fondo al suo spirito battagliero, chiudendo con Ighalo, Deeney e Okaka insieme in campo. L’impavidità del livornese però non basta per evitare ai suoi la quinta sconfitta in campionato.

Finalmente in copertina, Moses segna la via

Chelsea-Tottenham2-1 [11’ Eriksen (T), 45’ Pedro (C), 51’ Moses (C]

Una vittoria diversa. Una vittoria di rimonta. Una vittoria ancora più bella. Dopo una lunga scalata, mantenere la vetta è la vera sfida. Il Chelsea di Conte supera a pieni di voti l’esame Spurs, probabilmente il più complicato in questo magnifico ciclo di vittorie. Il Tottenham è quello di sempre, o quanto meno quello degli ultimi due anni. Splendido nel primo tempo, trasformato nella ripresa. Pronti via e Eriksen vìola l’imbattibilità di Courtois. 45 minuti di grande calcio, clamorosamente ridimensionati dal gol di Pedrito a un minuto dalla fine del primo tempo.

Dopo la titolarità, gli appalusi e i complimenti, Victor Moses si prende addirittura la copertina. Sua la rete della rimonta, che abbatte le speranze e il gioco degli uomini di Pochettino. La concretezza supera ancora il bello, una legge che nel gioco del calcio vale ancora tanto. E ora per non farsi mancare nulla trasferta a Manchester sponda City. Prima sfida da titolo della stagione. Al cospetto di Pep, Conte si siederà al tavolo da primo della classe.