Sculli racconta Gasperini: “Bastone e carota… “
Serie A – Gasperini, il condottiero dell’Atalanta, visto dall’ex discepolo.
È l’uomo del momento in Serie A: Gian Piero Gasperini vola con la sua Atalanta facendo sognare e divertire i tifosi della Dea e non. Quest’oggi, per parlarne più approfonditamente, il Corriere dello Sport pubblica una bella intervista ad un suo vecchio pupillo quale Giuseppe Sculli. L’ex Genoa racconta gli albori del Gasp: “Alternava bastone e carota, sapeva quando rimproverarti e quando elogiarti”.
Sculli e gli albori di Gasperini
“Arrivai alla Juve a 14 anni e lui fu il mio primo allenatore: mi ha guidato nei Giovanissimi, negli Allievi e nella Primavera, è stato fondamentale per la mia formazione. Al di là della bravura sul campo e della cultura del lavoro, ne apprezzai subito la disponibilità: ero l’unico della squadra che veniva da fuori, così spesso passava a prendermi al convitto e mi portava al campo”. Gasperini è sempre stato vicino a Sculli, persino quando non era più il suo mister: “Nel momento del successo, ebbe un pensiero anche per me e per altri ragazzi che di quella squadra avevamo fatto parte. In realtà, non lasciava mai davvero i suoi allievi: chiamava spesso per sapere come andava e non faceva mancare i suoi consigli”.
Il suo metodo ai tempi delle giovanili: “Attentissimo alla tattica, meticoloso in allenamento, equilibrato nella gestione. L’ho avuto anche dopo, al Genoa, abbiamo vissuto insieme momenti importanti e la stima è diventata ancora più forte. Posso garantirvi che non è cambiato, è rimasto un uomo semplice ed è sempre innamorato del lavoro. Forse è cambiato in una sola cosa: sul modulo è più elastico, allora martellava sul 3-4-3”.
Poi Sculli si sbilancia sulla stagione dell’Atalanta: “Non credevo fosse capace di arrivare così in alto, ma penso nemmeno Gasperini l’immaginasse. Ero certo però che avrebbe disputato un buon campionato e lanciato tanti giovani. Non è usuale, in Italia, ma Gasperini sa valorizzarlo e ha anche il coraggio di rischiare”. Infine un pronostico in vista della gara contro la Juventus: “Mi aspetto una partita avvincente. La Juve è una corazzata, ha una qualità nettamente superiore e per giunta sarà ferita dopo la batosta di Genova. L’Atalanta, però, non ha niente da perdere: può giocarsela senza pensieri né pressioni”.
(fonte Corriere dello Sport)
Stefano Mastini Follow @StefanoMastini1