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Una vita da giramondo per scegliere infine Vigo come punto di lancio verso il calcio che conta. La carriera di John Guidetti sembra essersi evoluta troppo lentamente viste le enormi potenzialità del giocatore, ma al Balaìdos lo svedese sembra aver trovato un ambiente ideale per esaltarsi ed una vetrina importante verso le big europee. A testimoniare la passione dei tifosi nei suoi confronti, ad ogni suo gol ecco salire le note della canzone “Johnny G.”, motivo creato proprio in suo onore nel 2015. Proviamo a scoprire qualcosa in più sull’attaccante del Celta e sulla canzone che già in tanti stanno iniziando a fischiettare.

John Guidetti, cittadino del mondo

John Alberto Fernando Andres Luigi Olof Guidetti. Un nome, anzi cinque, a garanzia di un’apertura multietnica e multiculturale verso il mondo che lo circonda, senza schemi mentali né limiti di alcun genere. Nato in Svezia, si trasferisce giovanissimo con il padre in Kenya, dove continua a seguire la sua passione del calcio. Dal Brommapojkarna alle Black Stars di Kibera non passano solo tantissimi chilometri, ma un mondo totalmente diverso di concepire questo sport. John assorbe tutto come una spugna ed è pronto a metterlo in mostra una volta tornato in patria. In Svezia si comincia a parlare di lui e Sven-Goran Eriksson decide di segnalarlo al Manchester City. Con la maglia degli sky blues verrà sempre identificato come potenziale campione, ma non troverà mai lo spazio adatto per consacrarsi nel calcio inglese. In prestito dapprima al Burnley, per farsi notare dovrà emigrare in Olanda. La parentesi Feyenoord è tra le più produttive nella carriera di John. Rapporto stupendo con la piazza e con il gol, Rotterdam rimarrà nel suo cuore, come dimostra la grinta sfoderata giorni fa in un match giocato con il Celta in casa dei rivalissimi dell’Ajax. Dopo un breve ritorno in Inghilterra con la maglia dello Stoke, trova in Scozia una seconda scuola di formazione di primo livello. Con il Celtic per la prima volta è lui la star e può far vedere al mondo non soltanto le sue doti tecniche, ma anche quelle carismatiche e caratteriali. Nel 2015 arriva però il vero balzo in avanti: se il City non sembra credere in lui, l’intera Svezia lo vede come punto di riferimento della nazionale Under 21 che trionferà agli europei.

Testa alta e saluto militare

Tutto inizia con il play-off di qualificazione giocato contro la Francia. Kurzawa segna e va ad esultare davanti a lui mettendosi la mano alla fronte. Un minuto dopo, gol della Svezia, qualificazione portata a casa e Guidetti che impazzisce sventolando il saluto militare ad ogni francese incontrato davanti a sé. Lo seguono a ruota tutti i compagni, con questo gesto che diventerà consuetudine ad ogni rete dei giocatori nordici. Guidetti se lo porterà dietro anche nelle sue squadre di club, identificandosi in quella rivalsa nei confronti di un avversario più forte ma troppo snob.

La Svezia vincerà quell’europeo grazie a giocatori come Lindelof, Hiljemark ed Helander, con Guidetti a fare da chioccia sia in campo che nello spogliatoio. Al termine dell’europeo, John si ritrova però senza squadra. In tanti mettono gli occhi su di lui ed inizia un tour per l’Europa alla ricerca della destinazione ideale. Lo convincono il progetto ed il tifo del Celta Vigo, prima squadra “mediterranea” della sua carriera dopo piazze calde ma comunque del nord. John si ambienta subito: il suo filo diretto con le tifoserie è sempre positivo e, dopo la canzone di cui parliamo oggi, anche Balaìdos può essere definita casa sua.

Sposami John!

Dopo la vittoria degli europei Under 21, John è diventato un vero e proprio simbolo per la Svezia. Certo, il Re rimane Ibra, ma pian piano Guidetti si sta facendo sotto come suo erede. L’exploit della vittoria continentale ha spinto un gruppo musicale svedese a dedicargli una canzone, in cui la cantante dichiara tutto il suo amore per John chiedendogli addirittura la mano. Johnny G. è rimasta al primo posto nelle classifiche del paese scandinavo per tantissimo tempo e al Balaìdos non hanno perso tempo. Ad ogni gol di Guidetti lo stadio si scatena, cantando e ballando sulle note della canzone dei Badpojken. Il binomio Guidetti/Celta è dunque sempre più forte: tra le sue tifose ci sarà qualcuna che, come la cantante Frida Green, lo vorrà come sposo? Nell’attesa di scoprirlo, tutti in piedi per saltare insieme al ritmo di Johnny G.!

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno

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