Dal Grande Torino al Chape, nove tragedie aeree nel mondo del calcio

zambia-1993

Zambia 1993

Il 27 aprile 1993 la nazionale zambiana, diretta a Dakar per una partita di qualificazione per il mondiale del ’94 contro il Senegal, si inabissa nell’oceano Atlantico. Era a bordo di un AF-319 dell’aeronautica militare zambiana quando uno dei motori prese fuoco. Il pilota prontamente cercò di spegnere il motore infiammato ma sbagliò e ne spense un altro. Questo tragico errore costò la vita a tutti i 25 passeggeri, tra cui i 18 giocatori, il ct e lo staff. Si salvò il capitano di quella squadra: Kalusha Bwalya, che essendo impegnato con il Psv Eindhoven organizzò un viaggio differente per raggiungere i compagni. Bwalya è considerato uno dei più forti giocatori africani di tutti i tempi e con la nazionale zambiana detiene il record di gol: 50 in 100 partite. L’anno dopo la tragedia trascina lo Zambia fino in finale alla Coppa d’Africa, perdendo solamente con la Nigeria. Lui è il simbolo di quella tragedia, di una nazione mai doma e battuta. A 41 anni prese il ruolo di Ct-giocatore dello Zambia e durante la partita del 5 settembre 2004 contro la Libia, per le qualificazioni del mondiale del 2006, entrò in campo sullo 0-0 e con una punizione segnò il suo 50° gol in nazionale, regalando la vittoria allo Zambia.

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