La boxe e i suoi stili: un viaggio alla scoperta della nobile arte

La boxe e i suoi stili: un viaggio alla scoperta della nobile arte

Lo stile da combattimento rivela l’atleta

Anche un occhio non attento al pugilato può benissimo riconoscere le movenze di un pugile e identificarlo fin da subito. La storia della boxe ci insegna che ogni grande campione si rende riconoscibile per le movenze. Naturalmente è semplice abbinare il gioco di piedi, le movenze da ballerino ad Alì o il famoso pendolo a Tyson. Ecco, anche senza guardare il volto di un atleta, anche un neofita lo riconoscerebbe. I movimenti di un pugile rivelano la sua attitudine, la sua capacità di dominare il match. In nessun altro sport accade questo, infatti questa è la magia della nobile arte.

Gli stili

Tra stili e movenze è possibile fare una distinzione ben netta. Partendo dall’outfighter, è facile notare come esso sia il pugile più tecnico e abile negli spostamenti. Un’atleta che non sempre possiede il colpo da KO, ma che sfianca l’avversario fino ad innervosirlo ed annullarlo. L’esempio calzante di tutto ciò è rappresentato Floyd Mayweather o Muhammad Alì. Simile all’outfighter si può individuare il cosiddetto puncher. Esso è un pugile che predilige la corta distanza, dotato di buona tecnica, capace di ottimi colpi in serie. Di solito la tecnica preferita di un pugile così è il diretto, sinistro o destro che sia. Un esempio di puncher lo si può riscontrare in Manny Pacquiao.

I demolitori

Questa categoria di pugili prevede diversi stili accomunati dalla capacità del KO facile. Ciò che è certo è che si tratta di quei pugili che valgono da soli il prezzo del biglietto. In questa categoria rientrano gli infighter, cioè quei pugili che amano la corta distanza. Atleti che hanno come arma migliore il lavoro alla figura con montanti e ganci precisi. Fondamentale per portare avanti questo stile è che si abbia una mascella di ferro, oltre ad un ottimo lavoro di tronco.

Fanno parte di questa categoria atleti del calibro di Joe Frazier o Mike Tyson. A completare questa categoria si riscontra il pugile slugger. Lo slugger rappresenta il classico frantumatore, con colpi singoli da KO, ma molto sgraziato nei movimenti. Solitamente questi pugili tendono a subire il match a lunga distanza soprattutto nel caso in cui si trovino a incrociare i guanti con un outfighter. Un esempio calzante di un pugile slugger potrebbe senz’altro essere George Foreman. Al di là degli stili è chiaro che ogni pugile può sovvertire un match in qualsiasi momento e tempo. La boxe moderna però, al di là del singolo match, è molto attenta al game plan, cioè lo studio di una strategia in base all’avversario. Questo viaggio alla scoperta degli stili aiuta meglio a capire cosa succede sul ring, per apprezzare a pieno la bellezza della nobile arte.