Szczesny: “In Inghilterra ero considerato scarso con i piedi, in Italia no”

Claudio Cafarelli
01/12/2016

Szczesny: “In Inghilterra ero considerato scarso con i piedi, in Italia no”

Wojciech Szczesny, portiere della Roma, parla a pochi giorni dal derby della Capitale

Wojciech Szczesny, portiere della Roma, è stato intervistato dal ‘Corriere dello Sport’, in vista del derby della Capitale in programma domenica alle ore 15: “La Lazio sta facendo un grande campionato e la Roma ha perso qualche occasione. La differenza è di un solo punto, ma dovevano essere di più. Se mi chiedete chi è più forte non ho dubbi, ma dobbiamo dimostrarlo sul campo. Spero che domenica sera i punti di differenza siano quattro. Sono tornato alla Roma perché voglio vincere. Mancano ancora tante partite, tutto è possibile. Ma per il momento è meglio pensare al derby. Se lo vinciamo, saremo un passo più vicini all’obiettivo finale”.

I tifosi giallorossi

“Tanti romanisti non andranno allo stadio e non è il massimo per un calciatore. Quando ero all’Arsenal vedevo le immagini del derby romano in tv e mi sembrava fantastico con lo stadio pieno che ribolliva. Perciò mi auguro prima o poi di rivedere l’Olimpico pieno. I tifosi della Roma sono diversi, ovviamente, da quelli a cui ero abituato a Londra, dove magari c’è più privacy. Ma sono carini ed educati, quando si avvicinano per una foto. Mi diverto con loro. La cosa più importante è che a Roma non giochi solo per te stesso o per una squadra. Giochi anche per far felice la gente”.

Il derby e la città

Ho vinto due derby su due, mi auguro di continuare su questa strada. Mi aspetto lo stesso risultato. Detto questo, l’anno scorso è stato bellissimo, me li sono goduti entrambi, si provano emozioni speciali. Avendo provato Arsenal-Tottenham, posso dire che tutti i derby sono uguali. Sono gare con livelli molto alti di attesa e di adrenalina. Amo la città, il tempo è sempre bellissimo. E a Trigoria mi sono trovato bene con tutti. Dallo staff ai compagni. Quando i club hanno raggiunto un accordo per un altro anno di prestito, per me è stato facile decidere”.

“Ero scarso con i piedi”

Infine Szczesny ringrazia Spalletti per avergli insegnato “a giocare con i piedi. Pensate che in Inghilterra tutti dicevano che con i piedi ero scarso, e io mi occupavo essenzialmente di parare, non avendo il talento di Ter Stegen, Neuer o Van der Sar. Invece qui sono considerato bravo. Il motivo è semplice: Spalletti mi ha fatto capire che non conta la tecnica di base ma la capacità di scegliere la giocata giusta”.