Chapecoense, buone notizie per tre giocatori sopravvissuti

Chapecoense, buone notizie per tre giocatori sopravvissuti

Dalla tragedia aerea che ha coinvolto la squadra della Chapecoense, sono arrivate buone notizie per tre giocatori sopravvissuti: uno potrà addirittura tornare a giocare a calcio.

E’ sempre difficile parlare di una disgrazia simile. Anche quando, e se, trapelano notizie positive. In questo caso, però, probabilmente serve qualche buona nuova per riportare speranza attorno a questa vicenda. E a far crescere l’ottimismo sono gli aggiornamenti sulle condizioni di tre giocatori della società brasiliana, miracolosamente salvatisi dalla tragedia. Questi sono i difensori centrali Héctor Neto e Alan Ruschel, e il portiere Jackson Follman. Incredibilmente il primo potrà tornare ancora a giocare a calcio. Per gli altri due il peggio è passato.

PUO’ GIOCARE ANCORA

Incredibile come sia gramo il destino. E come questo incredibilmente possa portare dalla possibile morte alla possibilità di tornare in campo. E’ il caso di Héctor Neto, difensore centrale della Chapecoense. E a confermare il suo possibile ritorno in campo è il padre del ragazzo tramite Facebook: “Vi informo con grande soddisfazione e felicità che mio figlio sta migliorando. L’hanno operato alla gamba e i medici sostengono che tornerà a giocare a calcio. Vi ringrazio per le preghiere e vi chiedo di continuare, ne abbiamo bisogno affinché torni con noi al più presto.” Resta da vedere se il ragazzo avrà ancora gli stimoli per giocare ancora o se, lacerato dalla tragedia, seguirà il secondo portiere della Chape Nivaldo, ritiratosi dopo essere sopravvissuto all’incidente.

MIRACOLATI

Situazioni diverse invece quelle di Ruschel e Follman. Per il difensore si temeva un danno permanente ad entrambe le gambe. Il tutto è stato fortunatamente scongiurato dai medici, che hanno smentito anche un futuro in sedia a rotelle. Praticamente impossibile il suo ritorno in campo, ma almeno Ruschel potrà continuare a camminare con le sue gambe.

Destino differente quello del portiere Follman. Per il classe ’92 era prevista l’amputazione dell’intera gamba sinistra. Per sua fortuna gli esami, dopo l’amputazione necessaria della parte inferiore dell’arto inferiore, hanno portato i medici a concludere che la rimozione completa della gamba non sia più necessaria, in quanto si sono visti grandi miglioramenti.

Un raggio di luce in un mare di dolore per tre ragazzi sopravvissuti ad una tragedia. Sarà difficile per tutti e tre tornare a vivere: ma il peggio è passato e questo è l’importante.