I progressi di Gustavo Gomez: una riserva da 8 milioni
Pagato molto, per ora ha giocato ben poco. Lo hanno preso a più di 8 milioni, Gustavo Gomez, eppure ad oggi i minuti in campo sono appena 494. Una media di 20 mila euro per ogni match disputato. Indubbiamente troppo per un non-titolare.
L’AVVIO COMPRENSIBILMENTE COMPLESSO
Negli ultimi tempi, in ogni caso, la qualità del suo rendimento si è alzata notevolmente. Già, perché era partito tutt’altro che bene Gustavo. All’esordio, contro il Napoli, non aveva affatto convinto: eccessivamente rozzo, insicuro coi piedi e, soprattutto, indisciplinato tatticamente. Non è tutta colpa sua, naturalmente, ma al San Paolo il Milan prese quattro gol (complice anche l’indemoniato Milik). Poi qualche scampolo di gara contro Samp e Lazio. A inizio ottobre il ritorno da titolare, a San Siro contro il Sassuolo: vittoria rossonera, d’accordo, ma altri tre gol presi e per la difesa non è di certo un buon segno. Difatti, altra insufficienza per Gomez, ancora impacciato e piuttosto disordinato.
Fra Napoli e Sassuolo, in sostanza, con Gomez in campo il Milan ha subito sette gol. Evidentemente troppi, c’è qualcosa che non va. E allora, dopo un avvio del genere, è stato bravo Montella, rivelatosi perfetto nella gestione del paraguaiano. Il tecnico rossonero è stato capace di attenderlo e di limarne i difetti, tecnici e tattici. Del resto Gomez, prima del Milan, non aveva mai giocato in Europa. Cosa non da poco se si tiene in considerazione l’abissale divario che intercorre fra il modello difensivo sudamericano e quello europeo. A maggior ragione se si è in Italia, patria della tattica e dei sistemi di difesa. Era quindi prevedibile una prima fase di adattamento, inevitabilmente caratterizzata da qualche difficoltà.
IL LAVORO DI MONTELLA E I PROGRESSI EVIDENTI
Le medesime difficoltà che Gustavo Gomez pare stia mettendo da parte. Il classe ’93 sta carburando. I progressi sono sempre più sgargianti e gli ultimi match ne sono prove tangibili. Nel derby, innanzitutto, il suo apporto è stato particolarmente prezioso, salvo un avvio comprensibilmente complesso, determinato dalla naturale pressione. Ha fatto valere la sua vigoria fisica, sfoggiando contestualmente qualche intervento duro ed efficace.
Non si intende che l’assenza di Romagnoli sia stata propizia ai rossoneri ma che, comunque, il paraguaiano abbia fatto il suo, manifestando affidabilità. I miglioramenti son parsi evidenti anche in quel di Empoli. La conferma al centro della difesa ne è la dimostrazione. Un avvio complesso, dunque, parzialmente compensato da una chiara fase di maturazione. Domenica, contro il Crotone, ci sarà Romagnoli e la coppia centrale rossonera sarà finalmente al completo. Gomez tornerà a sedere in panchina ma Montella, adesso, sa di poterci realmente contare.