Lazio-Roma, i 5 Derby indimenticabili per i giallorossi
La marcia d’avvicinamento al Derby della capitale non può non passare per la storia di questa partita. Ecco 5 match indimenticabili per i tifosi giallorossi.
27-11-1994: LAZIO-ROMA 0-3
LAZIO: Marchegiani, Negro, Favalli (14’st Cravero), Di Matteo, Bergodi, Chamot, Rambaudi, Fuser, Boksic (10’pt Casiraghi), Winter, Signori.
In Panchina: Orsi, Bacci, Venturin. Allenatore: Zeman.
ROMA: Cervone, Aldair (37’st Benedetti), Lanna, Piacentini, Petruzzi, Carboni, Moriero, Annoni, Cappioli, Balbo, Giannini, Fonseca.
In Panchina: Lorieri, Maini, Totti. Allenatore: Mazzone.
Arbitro: Boggi di Salerno.
RETI: 2’pt Balbo, 24’pt Cappioli, 6’st Fonseca.
NOTE: Espulso: Negro, Ammoniti: Boksic, Moriero, Piacentini, Lanna, Spettatori: 75.300
Campionato 1994-1995. La Roma, alla seconda stagione con Mazzone in panchina, è la rivelazione di inizio stagione e rimane in vetta insieme al Parma sino allo scontro diretto, risolto a favore dei ducali grazie ad un gol di Zola al 90’. Per migliorare l’attacco viene acquistato l’uruguaiano Daniel Fonseca. La Lazio di Zeman propone un gioco interessante, ultra offensivo, guidato dal suo ex giocatore ai tempi del Foggia Beppe Signori. All’Olimpico ne viene fuori una partita straordinaria e totalmente dominata dalla compagine giallorossa. Sblocca al 2’ Balbo di testa, su cross dalla destra di Fonseca. La Roma continua ad attaccare, la Lazio non reagisce, e al 24’ dopo una splendida triangolazione fa Balbo e Moriero, filtrante per Cappioli che anticipa Marchegiani e gonfia la rete.
L’attacco dei biancocelesti è sterile, e al 6’ del secondo tempo crossa dalla sinistra pennellato di Giannini per l’accorrente Fonseca che di testa sigla il terzo gol. Nel secondo tempo la Lazio rimarrà in 10’ per l’espulsione di Negro e proverà a trovare in gol della bandiera con Winter, ma senza successo. E’ ancora nelle memorie dei tifosi la corsa di Mazzone sotto la sud a fine partita: l’ultima volta che aveva festeggiato con i tifosi era per una salvezza raggiunta con l’Ascoli. A fine stagione la Roma terminerà quinta in classifica, mentre la Lazio al secondo posto a pari punti col Parma.
29-11-1998 LAZIO-ROMA 3-3
LAZIO: Marchegiani, Pancaro, Negro, Mihajlovic (65′ Fernando Couto), Favalli, Sergio Conceição (63′ Venturin), Stankovic, Almeyda, Nedved, Salas (85′ De La Peña), R. Mancini
A Disposizione: Ballotta, Lombardi, Gottardi, Iannuzzi.
Allenatore: Eriksson.
ROMA: Chimenti, Candela, Petruzzi, Aldair, Wome, Tommasi, Tomic, Di Francesco, Paulo Sergio (85′ Zago), Delvecchio (90′ Bartelt), Totti.
A Disposizione: Campagnolo, Dal Moro, Conti, Frau, Gautieri. Allenatore: Zeman.
Arbitro: Farina di Novi Ligure.
RETI: 26’pt Delvecchio, 29’pt R. Mancini, 13’st R. Mancini, 23’st Salas (R), 34’st Di Francesco, 36’st Totti.
NOTE: Angoli 6 a 1 per la Roma, Recupero: 1′ + 3′, Espulso: Petruzzi: 20’st, Ammoniti: Mihajlovic, Almeyda, Salas, Di Francesco, Candela, Totti, Tommasi, Aldair, Petruzzi, Spettatori: 71.885 (39.449 paganti e 32.436 abbonati)
Stagione di calcio 1997-1998. In piena era Zemaniana, la Roma si appresta a sfatare il tabù Derby che la affligge ormai da troppo tempo. I biancocelesti, allenati da Eriksson, vengono da 4 derby vinti consecutivamente e sono imbattuti nella stracittadina da 9 incontri. La Roma fin dai primi minuti fa capire di voler fare risultato e si porta in vantaggio al 26’, con Delvecchio che sul lancio di Wome buca Marchegiani. La Lazio non molla e l’uomo in più della serata è Roberto Mancini. Il suo sinistro al volo al 29’ rimette la partita in parità.
La Lazio cresce e al 13’ del secondo tempo si porta in vantaggio grazie al tacco di Mancini. La partita si incattivisce e la Roma rimane in dieci per l’espulsione rifilata a Petruzzi al 20’. Al 23’ Salas viene atterrato in area da Wome: rigore che lo stesso cileno trasforma e 3-1 che sembra chiudere la partita. Ma i giallorossi non si arrendono e al 34’ Di Francesco con la punta dello scarpino la mette dentro e riapre la partita. Due minuti dopo tocca ad un ragazzetto di 22 anni chiamato Francesco Totti buttarla dentro e trovare l’insperato pareggio e soprattutto il suo primo gol nel Derby.
Nel finale ci sarebbe anche un’altra rete di Delvecchio, ma l’arbitro Farina annullò lasciando la partita sul pari. La Roma quell’anno chiuse al quarto posto, ad un solo punto dalla qualificazione in Champions League. La Lazio chiuderà seconda facendosi rimontare nelle ultime giornate dal Milan e vedendosi soffiare il tricolore ad un solo punto di distanza.
17-12-2000 LAZIO-ROMA 0-1
LAZIO (4-5-1): Peruzzi, Pancaro, Nesta (32′ st Mihajlovic), Negro, Favalli, Lombardo (16′ st Salas), D.Baggio, Stankovic, Simeone, Nedved, Crespo (30′ st Inzaghi).
In Panchina: Marchegiani, Couto, Baronio, Ravanelli. Allenatore: Eriksson.
ROMA (3-5-2): Lupatelli, Aldair, Samuel, Zago, Cafu, Tommasi, Zanetti, Candela, Totti, Delvecchio (41′ st Nakata), Batistuta.
In Panchina: Antonioli, Rinaldi, Mangone, Guigou, Balbo, Montella. Allenatore: Capello.
Arbitro: Cesari di Genova.
RETE: 25’st Negro (A).
NOTE: Recupero: 1′ e 3′, Angoli: 7 a 4 per la Roma, Ammoniti: Favalli, Stankovic, Samuel a Zanetti per gioco falloso, Spettatori: 80.000.
Non servono particolari descrizioni in questo caso. E’ il 17 Dicembre del 2001. La Lazio campione in carica riceve una Roma lanciatissima in vetta alla classifica. Il supporto avuto con l’arrivo di Batistuta in Estate è stato determinante, e la Juventus arriverà all’Olimpico nell’ultimo turno prima della pausa natalizia. La Lazio, che ha avuto qualche problema ad inizio campionato, si trova nelle zone alte della classifica, ma sempre molto staccata dai giallorossi. La partita è combattuta da entrambe le parti e viene risolta nel modo più beffardo: al 25’ del secondo tempo cross da destra di Cafù che Zanetti prova a colpire di testa; Peruzzi compie il miracolo e Nesta, che è nei paraggi, prova a spazzare ma la palla colpisce Paolo Negro ed entra in porta.
Altra memorabile scena è quella di Cafù che beffeggia Nedved con una serie di palleggi nel primo tempo. La Lazio prova a sbilanciarsi e a trovare la via del gol, ma è del tutto inutile. La Roma porta a casa la vittoria e mantiene il +6 sulla Juventus, in attesa dello scontro diretto. La stagione alla fine sarà quella buona, ed il 17 Giugno sarà il giorno del terzo scudetto, dopo 18 anni. La Lazio chiuderà la stagione al quarto posto, andando poi a perdere il preliminare di Champions League.
11-03-2002 LAZIO-ROMA 1-5
Lazio (4-4-2): Peruzzi , Baggio (1′ St Poborsky Sv), Nesta (1′ St Gottardi Sv), Mihajlovic , Couto , Stankovic , Giannichedda , Fiore , Pancaro , Crespo , Inzaghi (30′ St Liverani Sv)
(1 Marchegiani, 6 Mendieta, 7 C. Lopez, 25 Comazzi). All. Zaccheroni.
Roma (3-4-1-2): Antonioli , Panucci , Samuel , Zebina , Cafu 6.5, Lima , Emerson (39′ St Assuncao Sv), Candela , Totti , Montella (29′ Cassano Sv), Delvecchio (15′ St Tommasi )
(80 Pelizzoli, 6 Aldair, 4 Cufre’, 25 Guigou).All. Capello.
Arbitro: Rosetti di Torino 7
Angoli: 10-3 per la Lazio.
Recupero: 1′ e 2′.
Ammoniti: Couto, Stankovic, Pancaro e Candela per gioco falloso.
Reti: 13’, 29’, 37’ Montella, 8 st Stankovic, 19’ St Montella, 27’ st Totti
Note: Spettatori 75.000.
La famigerata manita. È l’11 Marzo del 2002 e la Roma, col tricolore cucito sul petto, scende in campo nel derby. All’andata finì 2-0 con le reti di Delvecchio e Totti. La settimana precedente è stata caratterizzata dalle dichiarazioni di Cragnotti che aveva profetizzato un 3-0 per la Lazio. Il 3-0 a fine primo tempo c’è, ma è per la Roma. Anzi, per Montella. Al 13’ di testa su cross di Candela anticipa Nesta, al 29’ sbuca sempre dietro al difensore laziale e lo beffa con un tocco di sinistro dopo un rimpallo, al 37’ di testa su punizione di Totti anticipando sempre lo stesso difensore, che a fine primo tempo resterà negli spogliatoi.
Nella ripresa la Lazio trova un acuto grazie ad un bel tiro da fuori di Stankovic all’8 che dimezza lo svantaggio, ma Montella trova il poker al 19’ grazie ad un gran sinistro che si infila sul sette. Al 27’ c’è il quinto goal romanista grazie al “cucchiaio” di Francesco Totti. La maglietta del capitano con scritto “6 unica” è il simbolo di una serata magica e veramente unica. La Roma a fine stagione arriverà seconda ad un solo punto dalla Juventus, la Lazio sesta. Ma di quel derby se ne parla ancora oggi. Mai nella storia vi erano state così tante reti in un derby. Superato un 5-0 per la Roma degli anni 30’. Nel 2009 la Lazio eguaglierà il numero di gol andando a vincere il derby di ritorno per 4-2.
26-02-2006 LAZIO-ROMA 0-2
LAZIO (4-4-2): Peruzzi; Oddo, Siviglia, Cribari, Zauri ; Behrami, Dabo, Liverani, Manfredini (30′ pt Bonanni , 38′ st Tare sv); Rocchi, Di Canio (23′ st Pandev).
In panchina: Ballotta, Belleri, Stendardo, Mudingayi. Allenatore: Rossi
ROMA (4-2-3-1): Doni; Panucci, Chivu, Mexes, Cufrè ; De Rossi, Aquilani (35′ st Dacourt); Taddei (43′ st Kharja), Perrotta, Mancini; Montella (23′ st Tommasi).
In panchina: Curci, Bovo, Kuffour, Alvarez. Allenatore: Spalletti
ARBITRO: Trefoloni di Siena
RETI: 31′ pt Taddei, 18′ st Aquilani.
NOTE: Serata fresca, terreno in buone condizioni. Spettatori: 60.000 circa. Ammoniti: Montella, Behrami, Aquilani, Mancini, Dacourt, Doni, Pandev. Angoli: 7-4 per la Lazio. Recuperi: 2′ pt e 4′ st.
E’ il 2006, e la Roma di Spalletti si è rialzata dopo un inizio cupo. Nella Domenica precedente battendo l’Empoli per 1-0 ha raggiunto il record di vittorie consecutive in A di Juventus, Milan e Bologna, ma ha perso il proprio capitano Francesco Totti per un serio infortunio. Ora c’è la scrivere la storia, e la partita utile per farlo è proprio il Derby. Non è andato giù a nessuno il Lazio-Roma dell’anno prima dove dominò Di Canio. La Lazio di quest’anno è guidata da Delio Rossi ed è un’avversaria temibile. Senza il suo capitano la Roma si affida a Montella come unica punta. I giallorossi fin dai primi minuti fanno capire di volerla vincere. Al 31’ passano grazie ad un colpo di testa di Taddei su calcio d’angolo anticipando Rocchi.
La Lazio continua a fare la maggior parte delle azioni e il gioco, la Roma sfrutta i contropiedi. Al 2-0 è costruito da Mancini che la mette in mezzo per il piattone di Alberto Aquilani, romano e romanista doc, che da fuori trafigge Peruzzi. Memorabile la sua corsa sotto la sud. Sono memorabili anche i festeggiamenti a fine partita, con Francesco Totti portato in trionfo dai suoi nonostante le stampelle. Memorabile è anche il girotondo finale, che ha contraddistinto la prima Roma Spallettiana. Memorabile questo derby, l’11 vittoria consecutiva. Come nessuno nella storia del campionato italiano fino a quel momento. La Roma giungerà seconda grazie alle penalizzazioni di calcio poli, in cui verrà coinvolta anche la Lazio.