Legrottaglie a Lulic: “Comprati una cintura, potrebbe insegnarti qualcosa…”

Legrottaglie a Lulic: “Comprati una cintura, potrebbe insegnarti qualcosa…”

Nicola Legrottaglie interviene sulla “discussione del momento”, quella che ha visto coinvolto il laziale Lulic.

Il difensore serbo è stato rimproverato da numerosi colleghi dopo le parole rilasciate ieri in zona mista all’Olimpico. Il biancoceleste aveva definito il romanista Rudiger “un venditore di calzini e cinture, che due anni fa a Stoccarda nessuno conosceva”. Anche la Lazio, attraverso il proprio responsabile della comunicazione, Armando, Diaconale, ha stigmatizzato le parole del proprio tesserato.

COMPRATI UNA CINTURA

E l’ex centrale di Chievo e Juventus ha commentato le roventi dichiarazioni di Lulic nel post-derby. Legrottaglie ha detto: “Fossi in Lulic una cintura me la comprerei, con la speranza che possa comprendere quanto si possa imparare da questo gesto”. Intanto queste parole potrebbero costare molto caro a Lulic. Addirittura si è parlata dell’ipotesi che il calciatore possa incorrere in una lunga squalifica. Sanzione disciplinare che nel più severo dei casi potrebbe tenere Lulic lontano dal campo per ben dieci giornate.

Legrottaglie ha scritto su Facebook: “Lulic parla di un Rudiger maleducato e che non rispetta l’avversario. Ma anche lui si è dimenticato di questo, che è uno dei punti cardinali dello sport. Anche lui non ha avuto rispetto per Rudiger. Forse il giallorosso avrà detto qualcosa di altrettanto provocante e, se fosse così, lo stesso principio varrebbe anche per lui”.

AI MIEI TEMPI ERA DIVERSO

L’ex difensore non manca di ricordare alcuni episodi di quando anche lui calcava i campi: “In campo ho dato e ricevuto botte da Ronaldo, Ibrahimovic, Totti e da altri grandi campioni. Campioni di fatto non solo per quanto facevano con il pallone ma anche perché erano degli esempi di fai play. A fine partita lasciavano sul terreno di gioco l’agonismo sportivo e ti concedevano una stretta di mano”.

La chiusura con un consiglio scanzonato allo stesso Lulic: “Il valore che diamo all’avversario dà la misura del nostro. Se lo screditiamo, ci dimostriamo piccoli quanto certe offese. Fossi in Lulic, poi, una cintura me la comprerei, riflettendo su quanto possa insegnarci. La cintura si stringe alla vita. E così dovremmo fare con il rispetto”.