Champions League, venerdì verrà presentato il nuovo format
Rotti gli indugi. Nella giornata di venerdì, in concomitanza con i sorteggi per questa edizione della Champions League, verrà presentato il nuovo format della competizione. Dalla stagione 2018/2019 la competizione per club più prestigiosa del mondo cambierà vestito. Lo snodo principale è quello dell’assegnazione dei posti: le prime quattro nazioni nel ranking UEFA avranno a disposizione quattro posti. Oro che cola per i club italiani, che si sono ritrovati spesso con solamente due squadre in competizione. Le insidie dei preliminari spesso sono state fatali, come quest’anno per la Roma.
C’è poco da sorridere invece per Liga e Premier League, che godono dell’accesso diretto di tre squadre + una ai preliminari da anni. I dubbi mossi da Spagna ed Inghilterra riguardano il fatto che verosimilmente i loro introiti diminuiranno con l’aumento di squadre con largo bacino di utenza nella competizione. Le italiane devono continuare a dare importanza all’Europa League: un sorpasso da parte di Russia o Francia potrebbe risultare fatale per le ambizioni europee dell’italico paese.
UNA NUOVA CHANCE
Sulla carta questo cambiamento dovrebbe giovare al nostro campionato. Con un budget maggiore per gli investimenti dovremmo assistere ad una maggiore competitività anche in Serie A. Le squadre dovranno battagliare aspramente per l’accesso alla Champions League. Se guardiamo alla classifica della passata stagione, oltre a Juventus e Napoli, si sarebbe automaticamente qualificate Roma e Fiorentina. Questo avrebbe voluto dire, soprattutto per la Viola, una maggiore disponibilità economica sul mercato.
Occhio a guardare ai nuovi fondi solamente in chiave calciomercato. Se il nostro movimento ha perso l’antico smalto lo dobbiamo al mancato rinnovo delle infrastrutture all’inizio del nuovo millennio. Mentre la Germania lavorava su queste in Italia si è continuato a darsi battaglia a suon di milioni. Risultato: in poco più di 10 anni i tedeschi ci hanno sorpassato. Commettere nuovamente lo stesso errore potrebbe risultare fatale.