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Australian Open polemica Almagro – Il tennista spagnolo è stato accusato di giocare solo per il premio di partecipazione.

La stagione del tennis è iniziata con in primo grande slam dell’anno, che è già stato foriero di polemiche. Ad essere accusato è lo spagnolo Nicolas Almagro, ritiratosi al primo turno dopo aver giocato 23 minuti ed essere sotto per 4-0 contro Jeremy Chardy. Arrivato all’appuntamento aussie già infortunato Almagro ha deciso di stringere i denti e provare a lottare: tentativo vano che gli è comunque valso i cinquantamila dollari del premio di partecipazione. È stato proprio questo compenso a causare le polemiche: il tennista spagnolo è stato infatti accusato di aver partecipato solamente per intascare la quota. Illazioni che hanno scatenato la risposta piccata dell’atleta, che nel 2011, al picco della sua carriera, è arrivato ad essere nono nel ranking mondiale: “Mi sono presentato in campo perché ero convinto di riuscire a giocare. Sono stato nella Top 10 e ho più di 10 milioni di dollari, non mi serve giocare per 50 mila dollari. Ho provato a giocare durante la settimana, è stata dura. Ho effettuato una risonanza magnetica e il risultato non è stato positivo. Questo è quanto. Ho avvertito quindi ancora dolore e mi sono ritirato”, questa la risposta del trentunenne alle accuse di una parte di stampa ed appassionati. Almagro ha deciso poi di rilasciare un’ulteriore puntualizzazione tramite il suo account Twitter: “In riferimento al mio ritiro dagli Australian Open, voglio precisare come in conferenza stampa mi sia stato chiesto se avessi giocato per i soldi. Trovo ciò tremendamente offensivo. Oggi e nei miei 15 anni di carriera ho giocato per la pura ambizione di vincere. Inoltre – e premesso che sto aspettando che a febbraio nasca il mio primo figlio – prossimamente salterò diversi tornei e per me era molto importante cercare di ottenere alcuni punti. E per questo motivo ho giocato pur soffrendo, come già in molte altre occasioni nella mia carriera”.

Per scongiurare questo tipo di situazioni l’ATP ha istituito la regola in favore dei lucky losers, i ripescati, ancora non adottata dall’ITF, organizzatore degli slam. A chiunque dia forfait per infortunio ad un torneo ATP viene infatti comunque riconosciuto il compenso monetario, in modo da evitare la presenza di chi furbescamente potrebbe presentarsi da infortunato dando forfait dopo pochi minuti. In questa maniera si favorisce la presenza di chi era stato precedentemente eliminato dal tabellone per essere poi ripescato.

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno

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