Tra realtà e illusione: il ritorno di sua maestà Roger Federer

Tra realtà e illusione: il ritorno di sua maestà Roger Federer

Federer Australian Open – Il cemento di Melbourne domenica mattina potrebbe essere il teatro perfetto per una finale epica.

7-5, 6-3, 1-6, 4-6, 6-3 in 3 ore e 4 minuti. Questi i numeri nudi e crudi della prima delle due semifinali degli Australian Open. Domenica alle 9.30 in quel di Melbourne il veterano Roger Federer è chiamato all’ennesima magia di una carriera ai limiti della realtà. L’ultima titanica impresa del fenomeno di Basilea si è consumata proprio questa mattina sul cemento australiano nel derby svizzero con Stan Wawrinka che è valso l’accesso alla finale degli Australian Open al veterano elvetico. Con 35 anni e 174  giorni re Roger diventa così il tennista più anziano a raggiungere la finale di uno Slam dai tempi di Ken Rosewall.

Battaglia svizzera

In semifinale Federer è riuscito a scrivere l’ennesima pagina di una carriera costellata di imprese e successi. Il match contro Wawrinka inizia nel migliore dei modi con due set portati a casa sudando persino meno del dovuto. 7-5 6-3 sono i parziali che permettono al King di portarsi avanti 2-0 in partita. Il punteggio a questo punto sembra premiare inevitabilmente Federer che nel terzo e nel quarto set troverà però una brutta sorpresa. Stan the Man ritorna in gara alla grandissima con un netto 6-1 che toglie il fiato al più esperto svizzero, costretto a capitolare ancora una volta 6-4. Siamo di nuovo in parità ma l’inerzia del match è tutta nella racchetta di Wawrinka. E’ proprio nel momento di massima difficoltà che il campionissimo esce allo scoperto. Federer infatti ribalta la situazione chiudendo i conti con un fantastico 6-3 che lo spedisce dritto in finale contro ogni pronostico.

Per re Roger si tratta della 28esima finale in uno slam. 17 quelle portate a casa fino ad ora in carriera l’ultima nel 2012 a Wimbledon contro Murray. L’ultima disputata in Australia risale invece a sette anni fa.

Che fatica

Nel post partita Federer ha poi commentato la semifinale. “Nemmeno nei miei sogni più reconditi avrei pensato di poter arrivare così lontano. E’ splendido. Dopo i primi due set lui è riuscito a rientrare, ma nel quinto ho ritrovato il mio ritmo. E’ stato molto complicato. Sono riuscito a giocare aggressivo, a rispondere bene ed è andata bene. Sono felicissimo. Ho un problema alla gamba che mi portavo dal secondo set, non ho mai chiesto un medical time out nella mia carriera ma questa volta me lo sono permesso”.

La finale dei sogni

Federer apprenderà solamente domani il nome del suo avversario in finale. Nadal e Dimitrov si contenderanno il posto sul cemento di Melbourne al fianco dello svizzero che per la verità ha una preferenza. Una finale contro Nadal? Il suo gioco mi ha dato parecchi problemi in carriera, ma io sono il suo primo tifoso. Abbiamo ingaggiato delle battaglie epiche e sarebbe irreale giocarsi un’altra finale dello Slam. Mesi fa, quando l’andai a trovare a Maiorca, ed eravamo entrambi infortunati, ci dicemmo che sarebbe stato veramente difficile poterci ritrovare in una finale. Adesso chissà..”

Domani mattina in fondo un po’ tutti tiferemo Rafa Nadal per poter rivivere le emozioni di una finale storica tra quelli che con tutta probabilità sono i due più grandi rivali di quest’era tennistica.